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Zhang ok col fondo Pimco: “Inter, vicini a fare la storia. Resteremo ai massimi livelli”


A un passo l'accordo per il nuovo finanziamento triennale da 400 milioni: ufficialità attesa in 15 giorni.

Giornalista

21 aprile 2024 (modifica alle 00:55) – MILANO

S come scudetto, come Steven, soldi, Shanghai, stella. Tutto torna: in fondo c'è Zhang, perché l'Inter è e resta nelle sue mani. Il presidente è ormai a un passo dalla chiusura dell'accordo per il rifinanziamento con il fondo Usa Pimco, che garantirà 400 milioni di euro, un arco temporale di tre anni e dunque la possibilità di liquidare Oaktree, al quale saranno rimborsati i 375 milioni di euro (interessi compresi) del finanziamento precedente. Zhang sorride, sì, un'altra S. E attraverso la Gazzetta tiene a mandare un segnale di continuità, oltre che di grandezza: “Finché sarò presidente e proprietario del club, l'Inter sarà sempre competitiva ai massimi livelli”. Lo dice da Shanghai, dove si trova in questi giorni, ospite del presidente della Formula 1 Stefano Domenicali, per gustarsi le prove e il Gran Premio di Cina.

diligenza dovuta

Punto ea capo, anche a fronte di chi immaginava un cambio di proprietà imminente, con Oaktree pronto a escutere il pegno sulle azioni della società nerazzurra. Niente di tutto questo. Cambia il “compagno di viaggio”: da un fondo californiano a una società di gestione del risparmio proveniente dallo stesso stato americano. Da settimane, come è stato già spiegato, Zhang lavorava su un doppio binario: da un lato la possibilità di trovare un nuovo accordo sempre con Oaktree – e si è anche arrivato vicino alla chiusura -, dall'altro la possibilità di trovare un altro partner , con condizioni migliori e una durata maggiore. La seconda via è stata quella vincente: Oaktree proponeva un tasso di interesse più alto e una scadenza minima, solo un ulteriore anno. Con Pimco la chiusura è ormai imminente: è in corso la due diligence e servono anche tempi tecnici, in accordi simili.

effetti

Ma qui è giusto sottolineare anche l'effetto domino che il nuovo accordo produce sull'Inter e su Zhang. Con questa mossa il presidente dimostra di voler ragionare a medio-lunga scadenza sul club. È un segnale che non va certamente verso un cambio di proprietà, neppure verso un orizzonte per cui un addio di Zhang possa verificarsi a breve. La società nerazzurra ha davanti altri tre anni senza i problemi di liquidità che invece si erano palesati nei mesi post Covid. Non cambiare il tipo di gestione, certo: i dirigenti dell'area sportiva sanno di dover comunque ragionare sull'obiettivo dell'equilibrio tra entrate e uscite, nelle singole sessioni di mercato. Ma con questa mossa Zhang può valutare con tranquillità l'evoluzione della situazione. Vale nello specifico sull'Inter, alla vigilia di una stagione che vedrà aumentare i ricavi con il Mondiale per club. Vale per la questione stadio, intorno alla quale sono attesi sviluppi nei prossimi mesi. E vale anche per la situazione più generale di Suning: dalla Cina arrivano notizie secondo cui l'azienda potrebbe finalmente tornare in attivo nel 2024, dentro un anno in cui è prevista l'apertura di circa 3mila negozi fisici.

la stella

La situazione è in evoluzione, dunque. E certo non si può escludere che nei prossimi mesi possa arrivare un'offerta per rilevare l'Inter. Ma Zhang si è messo nelle condizioni da poter valutare, almeno per i prossimi tre anni: se arriva la proposta da 1,2 miliardi di euro bene, altrimenti si guarda avanti. Avanti c'è puro lo scudetto. Domani Zhang può agganciare Angelo Moratti come secondo presidente più vincente della storia del club, per numero di trofei: sette. Il corpo è a Shanghai, dove si gusta il GP di Cina. Ma la testa è al derby. Tra oggi e domani sentirà direttamente Inzaghi per caricarlo, come quotidianamente fa con tutto il corpo dirigenziale del club. Steven è tifoso, oltre che presidente dell'Inter. E alla Gazzetta in queste ore ha voluto raccontare anche il suo stato d'animo prima della partita con il Milan: “Siamo pronti a scrivere la storia, siamo molto vicini a farlo. Il mio cuore è con l'Inter, con il mio allenatore , con i miei ragazzi e con i nostri tifosi”. Non sarà fisicamente a San Siro, ma virtualmente sì. Non c'è partita al termine della quale non scambia le sue impressioni con i dirigenti. È pronto ad esultare, ha già fatto arrivare il messaggio di incoraggiamento a Lautaro e compagni. La seconda stella era un suo chiodo fisso di Steven: raccontano che ne parlò la notte di Istanbul, mentre smaltiva la delusione per il ko. Aveva voglia di un pezzo di storia. S come storia.





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