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Erri De Luca: “I giovani ambientalisti sono la scintilla del futuro, la loro militanza mi appassiona”


“Per la prima volta c'è una generazione che sente il proprio futuro collegato e connesso con quello della Terra”. Parola di Erri De Luca. Che aggiunge: “Questi giovani, spesso giovanissimi, sanno bene che il loro futuro o va insieme con quello del pianeta, o presto non ne avranno”.

L'autore di “Montedidio” è il dulcis in fundo di “Repubblica delle idee”: il suo è l'ultimo panel della rassegna, prima della “Serata in musica” di Gino Castaldodedicata a Lucio Dalla.

De Luca dialoga con Riccardo Luna, nel Cortile d'Onore del Palazzo Reale, su “Una nuova alleanza fra specie umana e ambiente”. Soltanto venerdì, il movimento “Fridays for Future” aveva contestato il vertice G7 a Capri con i ministri degli Esteri, chiedendo misure per il clima e il cessate il fuoco a Gaza.

Domani (lunedì 22), per la Giornata della Terra, uscirà un inserto dedicato alle attività di “Extinction Rebellion” e “Ultima Generazione”. “Ci siamo chiesti – dice Luna – cosa spinga una ragazza o un ragazzo a mettersi in gioco, rischiando una denuncia penale per avvertirci che l'ambiente è in pericolo. Abbiamo deciso di passare due mesi con loro, raccontandolo in queste pagine”.

L'inserto si apre con un editoriale di Erri De Luca, dal titolo eloquente: “Sputare controvento”. Il motivo è semplice: “Se si sputa controvento, ci si sputa in faccia ed è quello che succede regolarmente nei nostri rapporti col pianeta e col suo futuro prossimo”.

I più giovani si trovano così di fronte alle conseguenze gigantesche dello sfruttamento delle risorse. Ecco, queste persone scelgono di compromettere il proprio futuro, affrontando anche le prigioni. «Purtroppo sono pochi rappresentanti della propria generazione, una minoranza esigua. E sono come dei profeti”. De Luca incanta la platea, citando le Sacre Scritture, la storia di Giona nella pancia della balena, ricordando come “nessun profeta sia mai stato applaudito e invitato a parlare. Anci, sono sempre stati isolati, diffamati, perseguitati”.

I ragazzi in lotta per il clima

“Non riesco a non simpatizzare per questi ragazzi – sottolinea lo scrittore – sanno benissimo che non riescono a scatenare la reazione del consenso. Sanno di perdere, ma mantenere la loro missione. Questo loro 'sacrificio', perché di sacrificio si tratta, mi interessa e intenerisce”.

Eppure si muovono. Sono e rimangono “profeti”. “E saranno precursori di altre generazioni. Considero la loro militanza una scintilla che illuminerà il futuro”.

E' ottimista Erri De Luca, “più che altro sono visionario” confessa: “Ho un punto di vista personale e dato che non avrò parte nel futuro, preferisco guardare lontano. Ora come ora, continuiamo a produrre guerre micidiali ea difenderci male dalle epidemie. Siamo sempre stati precari e noi napoletani abbiamo una specialità sulla instabilità, dovuta ad un vulcano catastrofico e ad un terreno sismico”. Vieni a cambiare strada? Questo andazzo proseguirà fin quando con cadremo e sbatteremo la testa a terra, per poi rialzarci in cerca di soluzioni”.

La battaglia per la rigenerazione

Una parola sull'economia: “Io credo in quella di rigenerazione. Un esempio è quello per il fiume Sarno, a lungo il più inquinato d'Europa. Esiste un lavoro di cui il mio amico Luca Mascolo è titolare responsabile, che fa risorgere l'economia del corso d'acqua e la sua biologia. E' un piccolo esempio d'avanguardia di quel che sarà l'economia del domani. Che sarà prospero, che riparerà i guasti e farà rifiorire i territori”.

Certo, però il progetto europeo del “Nature Restoration Law”, ribatte Luna, che obbliga i Paesi del continente a ripristinare gli ecosistemi che abbiamo distrutto entro il 2050, ha trovato l'opposizione dell'Italia. “Ma certo – risponde serafico DE Luca – Lasciamo che si opponga. Il mondo va quella direzione e noi siamo la zavorra. Saremo, con un po' di fortuna, trascinati lungo la stessa strada”.



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