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Balocco-Ferragni, accolto il ricorso del Codacons: “Pratica commerciale scorretta”


Il Codacons sostiene che la sentenza odierna aprirà la strada ai risarcimenti a favore di tutti i consumatori che avevano acquistato il Pandoro

23 aprile – 21:11 – MILANO

La prima sezione civile del Tribunale di Torino ha accolto il ricorso presentato da Codacons, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e Adusbef sul caso del Pandoro Natale rosa firmato da Chiara Ferragni e commercializzato da Balocco che vede l'influencer indagata per truffa aggravata dalla Procura di Milano.

Se le indagini della Procura milanese sono ancora in corso, oggi a mettere un primo punto in sede civile sulla vicenda è stato il Tribunale di Torino, secondo il quale l'azienda italiana si sarebbe resa protagonista di una pratica commerciale scorretta lasciando intendere ai consumatori che acquistando l'ormai famoso Pandoro avrebbero contribuire a una campagna di beneficienza un favore dell'Ospedale Regina Margherita di Torino.

Messaggio ingannevole secondo il Tribunale di Torino

“Le modalità di pubblicizzazione e diffusione della pratica commerciale poste effettivamente in essere (anche) dalla società Balocco SpA hanno lasciato intendere ai consumatori, contrariamente al vero, che, acquistando il Pandoro PinkChristmas, avrebbero contribuito direttamente e proporzionalmente al reperimento dei fondi utili al finanziamento in favore dell'Ospedale Regina Margherita di Torino per l'acquisto di un nuovo macchinario”, ha scritto il giudice Gabriella RattiPresidente della Prima sezione civile del Tribunale di Torino.

“Anche la rilevante differenza di prezzo del Pandoro PinkChristmas rispetto al suo equivalente pandoro Balocco classico”, si legge nella sentenza, “ha evidentemente contribuito ad indurre nel consumatore il convincemento che nel maggior prezzo vi fosse un contributo diretto al recupero dei fondi utili al progetto di beneficenza”. Il Tribunale ha analizzato a fondo anche la comunicazione associata a quell'operazione commerciale e ha concluso che gli stessi “sono risultati idonei a fornire una rappresentazione corretta dell'iniziativa benefica relativa al reperimento dei fondi per finanziare l'acquisto di un nuovo macchinario, che avrebbe permesso di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche”.

Nessun commento da parte dei diretti interessati

Una sentenza importante, sostiene il Codacons, che “da un lato apre la strada ai risarcimenti a favore di tutti i consumatori che avevano acquistato il pandoro in questione, dall'altro aggrava la posizione di Chiara Ferragni nell'indagine per truffa aggravata condotta dalla Procura di Milano”. Da parte dell'imprenditrice digitale o di Balocco non sono ancora arrivate dichiarazioni dopo la sentenza del Tribunale di Torino.





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