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Pesce: qual è la cottura migliore? A cosa abbinarlo? Si può mangiare crudo? Risponde l’esperto


I consigli del dottor Riccardo Roveda su come godersi al meglio una prelibatezza della dieta mediterranea

Francesco Palma

23 aprile – 08:06 – MILANO

I l pesce è un grande classico della dieta mediterranea: è ricco di proteine ​​di qualità e di minerali come il fosforo che fanno bene al cervello, oltre che di antiossidanti. È importante però consumarlo nella maniera giusta, con la cottura più adattaaccoppiandolo ad alimenti sani e facendo attenzione alle quantità, come spiega il dottor Riccardo Roveda, biologo nutrizionista: “Per linee guida il pesce va consumato 2 o 3 volte alla settimana. È importante sceglierlo sempre fresco, di qualità e da fonti affidabiliin modo che non sia inquinato da metalli pesanti come il mercurio: spesso sono i pesci predatori ad averne un maggiore contenuto, quindi pesce spada o Tonno. Non bisogna evitarlo, ma bisogna fare attenzione a non esagerare”.

Pesce: qual è la cottura migliore?

“La preparazione deve essere sana. Bisogna evitare di friggerloe anche i pesci impanati e fritti che si trovano nella grande distribuzione non sono il modo migliore per introdurlo nella nostra alimentazione” spiega Roveda: “Meglio mangiare il pesce al vapore, grigliato o al forno con dell'olio extravergine a crudo. Si possono utilizzare anche limone, aceto ed erbe aromatiche per consumare il pesce in maniera sana e allo stesso tempo gustosa e saporita”.

Pesce: a quali cibi accoppiarlo?

“Il pesce sta sempre bene con la verdura, fresca o cotta in maniera corretta, quindi non piena di olio o di grassi. In un pasto completo il pesce rappresenta la parte proteica all'interno del piattoper fare qualcosa di completo bisogna quindi aggiungere i carboidrati: ben venga l'accompagnamento con le patate o l'inserimento in un primo come riso e pasta. Per quanto riguarda invece accoppiamenti particolari, come il patatine e pesceparliamo di pesce fritto con patatine fritteche rimangono nella sfera del gusto e vanno consumati raramente come momento di piacere, ma che non rappresentano una buona pratica per consumare il pesce” spiega il dottor Roveda.

Pesce crudo: si può mangiare?

“Se si vuole mangiare il pesce crudo bisogna innanzitutto affrontare un discorso igienico. Il pesce per essere mangiato crudo va prima abbattuto: deve quindi essere portato molto velocemente a -40° con degli abbattitori professionali che non possono di certo essere il freezer di casa, in modo da eliminare i batteri pericolosi. Meglio affidarsi a qualcosa di già lavorato a livello professionale, in modo da essere sicuri che la carica batterica sia stata bloccata, così come è importante che i luoghi di cottura siano perfettamente igienizzati. Riassumendo, bisogna evitare il 'fai da te'scegliendo posti in cui siamo sicuri di trovare la giusta qualità igienica e di conservazione per poter mangiare pesce crudo in sicurezza” conclude il dottor Roveda.





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