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Allegri: “Il futuro? Di sicuro non c’è niente… Abbiamo due obiettivi e sono entrambi vicini”


Il tecnico bianconero dopo il pari col Milan: “A calcio si può giocare in tanti modi e non c'è un modo solo per vincere. C'è una rosa che va valutata, questo lo deve fare la società, io devo solo pensare al finale di stagione”

Giornalista

27 aprile – 20:50 – MILANO

“Mi hanno sempre insegnato che di sicuro non c'è niente”. Dopo il pari interno col Milan, nella sfida terza contro seconda del campionato, il discorso col tecnico della Juventus Massimiliano Allegri non può che scivolare sul futuro, e su quanto cambierebbe raggiungendo i due obiettivi della qualificazione alla Champions League e della vittoria della Coppa Italia: “Io sono molto contento di quello che hanno fatto i ragazzi fino a ora . Abbiamo due obiettivi, tutti e due abbastanza vicini – ha detto l'allenatore al microfono di Dazn -. Rispetto al passato, alla finale di Coppa Italia e la Supercoppa già giocate in questo triennio, speriamo di essere bravi e un pizzico più fortunati per. vincere Ai ragazzi non posso rimproverare niente: non è facile giocare in questi momenti alla Juventus, per loro è un momento di crescita perché sono periodi pesanti”.

il gioco

Parlando sempre di futuro, e alla possibilità di vedere una Juventus provare un calcio diverso se restasse lui sulla panchina bianconera, Allegri ha lasciato la palla alla società sulle strategie: “Io sono un amante dei giocatori tecnici, sono cresciuto con un allenatore che non mi ha mai parlato di un modulo ma solo di tecnica dei giocatori: sulla squadra del futuro bisogna chiedere alla società, io devo solo pensare al finale di stagione Cerco di mettere in campo le migliori formazioni soprattutto per dare equilibrio alla squadra danno le vittorie, nel secondo tempo abbiamo giocato con fiducia, sono molto contento della prestazione Poi a calcio si può giocare in tanti modi e non c'è un modo solo per vincere, c'è una rosa che va valutata: questo lo deve fare la società”.

OCCASIONI PERSE

Sull'andamento della partita col Milan, il rammarico è per le palle gol non sfruttare: “Nel girone di ritorno abbiamo perso tante partite creando tante occasioni, sempre 4-5-6 chance per fare gol, anche martedì a Roma. Poi dobbiamo migliorare sui passaggi e sbagliarne di meno: ci stiamo lavorando”. Su come i cambi hanno rinvigorito la Juventus: “Le partite durano 90-100 minuti e quelli che entrano a partita in corso possono dare una mano: a Roma chi è entrato ci ha fatto passare il turno e oggi chi è entrato ci poteva far vincere la partita, abbiamo avuto occasioni favorevoli ma non le abbiamo sfruttate”.

CHIESA E YILDIZ

Vlahovic è un argomento a parte, di certo l'impennata nel finale ha avuto anche la firma di Federico Chiesa: “In uno contro uno col difensore più stanco ha avuto buone possibilità. Come gli ho detto, deve migliorare quando riceve palla con spazio davanti : deve fare il primo controllo verso l'avversario per mettersi in movimento”. Ma non sconfessa la scelta di Yildiz: “Federico attacca la profondità, Kenan è più bravo nel palleggio: come gli dai palla la stoppa perché è un giocatore di grande tecnica, molto bravo. Poi il Milan è calato e con questi giocatori che sono un misto tra tecnica e velocità abbiamo creato situazioni favorevoli”.





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