Arnaldi, che peccato: Medvedev vince in rimonta al terzo set

Un grande peccato per Matteo Arnaldi. L'azzurro, che aveva giocato un grande primo set, non riesce a ripetere l'impresa dello scorso anno con Casper Ruud e cade contro Daniil Medvedev, numero 4 del mondo che rimonta e vince 2-6 6-4 6-4, avanzando al terzo turno del Maestri 1000 di Madrid. Sensazioni non troppo positive per il russo, che utilizza la sua grande esperienza per rimontare, ma dimostra ancora di soffrire molto la terra rossa (a Roma dovrà difendere la vittoria dell'anno scorso). L'ex numero 1 del mondo affronterà l'americano Korda per un posto negli ottavi di finale.

scatto

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Medvedev, distratto al servizio (2 doppi falli), fa capire subito che la giornata può essere buona per Arnaldi. Il russo sciupa 3 palle break nel terzo game, con Matteo che infila 5 punti consecutivi, tiene la battuta e poi strappa il servizio al numero 4 del mondo nel gioco successivo. Meddy comincia a innervosirsi e Arnaldi sale 4-1, mettendo la freccia. Il russo non riesce a incidere sul servizio di Arnaldi e completa la frittata nell'ottavo game, con il doppio break che vale il primo set per l'azzurro, che chiude 6-2.

epilogo

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Il sanremese ha un'occasione per sentire Meddy e salire 2-0, ma la fallisce. L'orgoglio di Medvedev lo rimette in partita e da grande alchimista l'ex numero 1 del mondo approfitta del passaggio a vuoto di Matteo e trova un break a 0 nel quinto gioco. Una serie di 12 punti consecutivi permette a Daniil di rivedere la luce: sui turni di servizio del russo non si gioca più e il secondo set finisce 6-4. Medvedev scatta in apertura di terzo set, con il break che dà un'ulteriore sterzata alla partita (doppio fallo per millimetri di Arnaldi sul 30-30). Matteo non è più incisivo e profondo come nel primo set e il match è ormai girato. Si procede al servizio, con l'azzurro che annulla due palle del doppio break, ma Meddy sale sul 5-3. Arnaldi serve per prolungare la partita e annulla un match point, ma non può nulla sul turno di battuta successiva di Daniil, che concretizza e chiudendo con l'ace in poco più di 2 ore (il russo serve il 90% di prime in campo nel secondo set).