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Scamacca fa sorridere la Dea e Spalletti. Roma, con un Bayer così…


Atalanta e Fiorentina vicine alle due finali europee. I tedeschi imbattuti si confermano una vera corazzata. Ai giallorossi ora serve un miracolo




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3 maggio – 00:51 – MILANO

Tre partite: una vittoria, un pareggio e una sconfitta. L'andata delle semifinali di Europa League e Conference lascia intatte per Atalanta e Fiorentina la possibilità di partecipare alle finali delle due coppe e frenare il percorso della Roma a cui servirebbe un'impresa titanica nel ritorno contro il Bayer rullo compressore di quest'anno. L'uomo copertina è di nuovo Gianluca Scamacca, ancora una volta in gol. È stato lui a dare il vantaggio alla Dea ea spaventare il Marsiglia. Vive un momento di grazia, che ci auguriamo possa protrarsi per altri due mesi e mezzo, perché oggi è esattamente il centravanti che serve non solo a Gasperini, ma anche al ct Spalletti in chiave Europea.

l'Atalanta

Dopo il vantaggio con una sua rasoiata, si sperava che la partita fosse in discesa per l'Atalanta: non è stato così e il Marsiglia si è dimostrato un avversario difficile da affrontare. Ha pareggiato nel primo tempo e poi sfiorato in più di un'occasione il vantaggio nella ripresa (cogliendo anche un clamoroso incrocio dei pali). Anche l'Atalanta ha avuto le sue chance ed è stata sua l'ultima palla gol, ma il pareggio è da considerare un risultato positivo. Piedi per terra, ma a Bergamo ci sono tutte le possibilità per centrare la seconda finale stagionale dopo quella in Coppa Italia. Lo meriterebbe “mastro Gasp”, certo l'avversario che, quasi certamente, l'Atalanta affronterebbe è di quelli che, visto anche ieri, fanno davvero perdere il sonno…

la roma

Quando un uomo con la pistola (la Roma) incontra un uomo con il fucile (il Bayer), quello con la pistola è un uomo morto. Se poi è lui stesso a fornire le pallottole all'uomo col fucile, allora non c'è proprio via di scampo. Gli amanti della Bundesliga non sono rimasti sorpresi, quelli che invece non avevano ancora visto all'opera il Bayer Leverkusen ieri hanno capito perché non perde da 47 partite (39 vittorie e 8 pareggi), perché ha stradominato il suo campionato e perché ora ha un piede e mezzo nel finale. Super organizzata, solida difensivamente, corta, capace di muoversi sempre coralmente, di pressare altissimo e di partecipare alla manovra offensiva con tanti uomini, la squadra di Xabi Alonso ha vinto meritatamente. Non può stupire che la prima del campionato tedesco (e già campione) batte la quinta squadra della Serie A. Il Bayer ha giocato meglio nei 90' ed è sembrato saper sempre cosa dover fare: ha fatto due gol e ha avuto tante altre occasioni. La Roma aveva approcciato bene la gara giocando alla pari nella prima mezz'ora, pressando anche lei altissimo, mostrando coraggio. La partita è girata in pochi minuti: la grande, unica, occasione capitata a Lukaku che ha timbrato la traversa di testa e poi l'imperdonabile errore di Karsdorp che ha regalato il vantaggio tedesco opera del sontuoso Wirtz, migliore in campo. La Roma ha accusato il colpo, è diventata imprecisa, ha perso le misure, regalato corridoi e spazi ed è stata punita una seconda volta. Dybala ha giostrato tra le linee ma è rimasto troppo lontano dalla porta: all'attivo solo un tiro da fuori, troppo poco. Un'occasione di testa per Cristante (fotocopia del gol di Udine) finita fuori e poi un altro madornale errore, quello di Abraham, che ha fallito nel recupero l'1-2 che poteva lasciare qualche speranza per un ritorno ora quasi proibitivo. Nel calcio mai dire mai, ma bisogna attaccarsi più ai grandi numeri (prima o poi perderà anche il Bayer?), che a quello che ieri ha mostrato il campo. Il calcio può regalare grandi sorprese, ma a volte è più semplice di quanto non sembri: se una squadra è più forte e gioca meglio, alla fine vince. La Roma non ha fatto l'impresa, ma non deve demoralizzarsi troppo e rituffarsi nella corsa Champions.

la fiorentina

La Fiorentina scaccia via i possibili rimpianti al 91' battendo per 3-2 il Bruges che aveva pareggiato in 10 contro 11. Non è ancora fatta ei viola dovranno stare attenti a non regalare nel ritorno occasioni d'oro, come a volte gli capita. Ma c'è un aspetto che fa ben sperare: finalmente i gol degli attaccanti, Belotti e Nzola. La seconda finale consecutiva di Conference è a portata di mano





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