Allarme dispersione scolastica ad Asti: il Comune emana ammonimenti ai genitori – Orizzonte Scuola Notizie
Ad Asti, il “decreto Caivano” mostra i primi effetti con l'emissione di ammonimenti da parte del sindaco ai genitori di ragazzi che non frequentano la scuola. Cinque richiami formali sono già stati emessi e altrettanti sono in vista, con mamme e papà che rischiano anche il carcere.
Il fenomeno riguarda principalmente i giovani delle comunità Rom e Sinti, con dieci ragazzi, alcuni anche sotto i 12 anni, che hanno smesso di frequentare le lezioni. Nonostante l'assessora all'Istruzione, Loretta Bologna, riconosca le maggiori difficoltà in questo settore, sottolinea anche i “passi da gigante” compiuti.
Il decreto, entrato in vigore a novembre 2023, prevede sanzioni severe per i genitori negligenti, inclusa la reclusione fino a due anni per “il mancato adempimento dell'obbligo di istruzione”. Le scuole monitorano la frequenza e segnalano al sindaco gli studenti assenti ingiustificati per oltre 15 giorni in tre mesi.
Il Comune di Asti ha istituito tavoli di lavoro con scuole e ASL per gestire la situazione, ma la dispersione scolastica rimane un problema, soprattutto alle medie e in seconda superiore. Le cause sono molteplici: dall'isolamento dovuto alla pandemia alle famiglie che non valorizzano lo studio.
Nonostante il decreto intervenga solo per l'obbligo scolastico (fino alle medie), l'assessora Bologna evidenzia la necessità di azioni anche per i 16enni, fascia d'età con il più alto tasso di abbandono.
L'amministrazione, pur legalmente limitata, agisce con educatori di strada e ha partecipazione a un bando per la coesione territoriale, con l'obiettivo di ottenere fondi per combattere la dispersione scolastica.
Le percentuali di abbandono ad Asti, pur non elevate, richiedono attenzione. Il Comune ha stanziato 40 mila euro per mediatori culturali nel campo Rom di via Guerra, dove 35 bambini devono frequentare la scuola.
