News

Il Papa a Verona, il programma dell’incontro in Arena con i movimenti popolari



Un dialogo e confronto tra i movimenti popolari italiani e papa Francesco su “Migrazioni”, “Ecologia integrale e stili di vita”, “Lavoro, economia e finanza”, “Diritti e democrazia”, “Disarmo”.

Due collegamenti con la Terra Santa, Israele e Cisgiordania, come segno d'incontro simbolico tra israeliani e palestinesi. La presenza di alcuni testimonial come dsu Luigi Ciotti, padre Alex Zanotelli, il fondatore della Comunità Sant'Egidio Andrea Riccardi.

È il programma dell'evento “Arena di pace” in programma sabato 18 maggio a Verona durante la visita di papa Francesco – ea 25 anni da quello organizzato dai Beati costruttori di pace con don Tonino Bello – il cui tema è “Giustizia e pace si baceranno”.

Il programma dettagliato dell'incontro – che vede per la prima volta il Pontefice incontrare i movimenti popolari italiani – è stato presentato venerdì mattina in una conferenza stampa a Verona alla presenza del vescovo scaligero, Domenico Pompili.

Già dal giorno prima arriveranno in città i movimenti popolari, che con le loro pratiche e capacità di intrecciare relazioni dal basso ricostruiscono comunità, promuovono convivialità e lottano per la dignità della vita. Quelli che Francesco ha definito “poeti sociali”, indicandoli come unica speranza per la conversione ecologica di cui ha bisogno l'umanità. Non sono avanguardia, ma società in movimento. Realtà che immaginano un presente alternativo all'insegna del motto “giustizia e pace si baceranno” che ispira l'intera visita di papa Francesco a Verona.

Il Papa arriverà in Arena alle 10.15 e dialogherà con i movimenti per circa un'ora prima di proseguire per gli altri appuntamenti della giornata veronese.

A condurre la mattinata areniana saranno Riccardo Iacona conduttore di Presa diretta, Greta Cristini, reporter e analista geopolitica, Marino Sinibaldi, giornalista, critico letterario e conduttore radiofonico. Assieme ai volti storici di Arena di pace come padre Alex Zanotelli e don Luigi Ciotti, numerosi saranno gli attivisti di rilievo che porteranno la loro testimonianza nell'anfiteatro scaligero, tra questi: Vanessa Nakateattivista ugandese, nota per il suo impegno per promuovere politiche di contrasto al cambiamento climatico; Mahbouba Seraj, giornalista afgana e attivista per i diritti delle donne, candidata al Nobel per la Pace; Joao Pedro Stedile, economista e attivista sociale brasiliano fondatore dei movimenti popolari brasiliani.

Tra gli artisti, saranno presenti: Hevia, il più grande cornamusista del mondo; Alessandro Bergonzonei, attore funambolo della parola; Matteo Martari, attore protagonista di fiction e film; Michail Pavlovič Šiškin, considerato uno dei maggiori autori russi contemporanei; vincitrice del premio strega Europa, che vive in esilio in Svizzera; Elvira Mujic, autrice serba; Chris Obehi, il cantante nigeriano è arrivato in Italia con uno dei tanti barconi che attraversando il Mediterraneo; Erica Boschiero, cantautrice impegnata sui temi ambientali; Felicita Lucchesi, giovane cantante e pianista italoaustraliana; Adriana Le, cantante che sta solcando palchi sempre più internazionali; Mosaica, progetto musicale multietnico; I l Coro dell'Università popolare di Treviso; Come unagiovane band emergente veronese (faranno l'opening della giornata); Masala e Foresta, duo vocale che si sta imponendo nel panorama nazionale; Anna e l'appartamento, cantautrice vincitrice di molti premi nazionali.

Le coreografie saranno curate dalla Compagnia Sisina Augusta, coreografa che ha danzato in tutto il mondo.

«Sarà una grande e importante manifestazione che acquisteremo ancora maggior significato alla luce del tempo storico che stiamo attraversando», ha precisato monsignor Pompili, «Sarà un momento particolarmente rilevante della giornata, con migliaia di persone provenienti in particolare dai movimenti popolari. Ci saranno numerosi ospiti internazionali oltre a diverse personalità italiane».

“Arena di Pace 2024”, ha commentato Damiano Tommasi, sindaco di Verona«sarà occasione di incontro e confronto sui temi della giustizia e della pace per i quali abbiamo a disposizione un megafono potente ed univoco, in grado di amplificare la forza del messaggio universale che si eleva con voce unanime».



Il programma della visita del Papa prevede, dopo l'arrivo alle 8.30, in piazza San Zeno l'incontro con quasi 7mila bambini e ragazzi accompagnati da genitori e catechisti. Il Centro diocesano di pastorale ragazzi curerà l'animazione con il supporto di Acr Band, N-Joy e Corodoro di Legnago.

Il tema della giornata “Giustizia e pace si baceranno” si declina per i più piccoli attraverso un contest che è stato lanciato qualche mese fa e che ha raccolto vari contributi da ogni parte di Verona e provincia: parrocchie e scuole si sono date da fare non solo per preparare questo evento, ma per riflettere e declinare nella quotidianità il tema della pace. Saranno dunque mostrati alcuni dei lavori arrivati ​​nel corso della mattinata e quando papa Francesco uscirà dalla Basilica saluterà i bambini e si fermerà qualche momento a dialogare con loro.

Particolarmente significativo è il ruolo che avrà il carcere, non solo perché papa Francesco farà visita intorno a mezzogiorno alla Casa circondariale di Montorio e si fermerà a pranzo con i detenuti, ma anche perché si è scelto di valorizzare i laboratori artigianali della struttura. Infatti gli allestimenti in legno, disposti sul palco dell'Arena di pace, sono prodotti nella falegnameria che Reverse Cooperativa Impresa sociale gestisce all'interno del carcere di Verona dal 2016.

Gli allestimenti sono realizzati con materia naturale, utilizzando legno proveniente da scarti produttivi e da filiera controllata e sono pensati perché possano essere riutilizzati. I temi di inclusione e rispetto vengono ripresi anche nella selezione per i tessuti scelti per i cuscini delle sedute, realizzati da progetto Quid, cooperativa dedicata alla moda sostenibile e all'inclusione sociale, che è stata coinvolta nel laboratorio di sartoria all'interno della Casa Circondariale di Montorio. Si tratta di un progetto di economia carceraria dedicato alla formazione e all'inserimento lavorativo di persone attualmente detenute con l'obiettivo di diffondere competenze, dignità del lavoro, fiducia in sé stessi e capacità di lavorare in squadra.

Tutti strumenti decisivi per la costruzione di un futuro di benessere per la società e per abbattere il fenomeno della recidiva. Inoltre, le ostie che verranno utilizzate durante la Santa Messa allo Stadio Bentegodi del pomeriggio, dove sono previsti circa 30 mila fedeli, sono realizzate dalle persone carcerate a Castelfranco Emilia (Modena), grazie ad un progetto della Cooperativa Giorni Nuovi.

“Credo che le numerose visite in carcere – ha osservato il vescovo Pompili – siano per questo Papa uno spazio d'espressione di quell'umanità che troppo spesso diamo per perduta definitivamente e che invece, Francesco ci ricorda, deve avere ancora possibilità”.

Il programma completo con le informazioni per le modalità di partecipazione su https://visitapapa.chiesadiverona.it/





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *