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Oggi “Love Is Hell” di Ryan Adams compie 20 anni


Pur di arrivare a pubblicare “Love Is Hell”, Ryan Adams non solo accettò di registrare e far uscire un album più alla moda (“Rock N Roll”), ma anche che la sua opera fosse smembrata in due distinti EP, consegnato nei negozi ad un mese di distanza l'uno dall'altro.

“Love Is Hell” come originariamente concepito (quindi, riunificato) è arrivato solo sei mesi più tardi rispetto a quelle bizzarre mosse commerciali, all'inizio del maggio 2004.

È l'album con cui Ryan Adams si toglie qualche soddisfazione da fan, su tutte quella di avere in cabina di regia Giovanni Porter (produttore di molte cose degli Smiths), di poter contare sull'apporto di Ian McLagan (Volti, volti piccoli) all'organo Hammond e su quello di Joe McGinty (Pellicce psichedeliche) al pianoforte. C'è Marianne Fedele ai cori in “Ragazze inglesi approssimativamente”.

Appena un anno più tardi, Ryan Adams si sarebbe lasciato definitivamente andare alla riscoperta dele sue origini country e folk, che qui emergono solo a tratti.

“Love Is Hell”, piuttosto, è l'apice della sua visione cantautoriale: a tratti ultra-melodica (“Anybody Wanna Take Me Home”, “World War 24”, “City Rain”, “City Streets”), altre volte concedono alla tradizione (la rilettura di “Wonderwall”, secondo Noël Gallagher la migliore mai sentita), altrove – e sono i momenti migliori – riesce a condensare uragani di disperazione in pochi, torbidissimi minuti (“Hotel Chelsea Nights”, “Afraid Not Scared”, “Avalanche”), in un orizzonte in cui le voluminose le chitarre della title track sembrano soprattutto un riuscitissimo divertissement.

“Love Is Hell” è un viaggio che espone a molte intemperie ed altrettante dolcezze, ficcarcisi dentro vuol dire sentirsi in balia degli eventi. Ma proprio per questo spezzarlo in due non era una buona idea.

L'articolo nella sua forma originale è contenuto su “Non Siamo Di Qui” che, ovviamente, ringraziamo per la gentile concessione.

Pubblicazione: 4 maggio 2004
Genere: Country alternativo, rock alternativo
Lunghezza: 68:01
Etichetta: Autostrada perduta
Produttore: Ryan Adams, John Porter

Elenco tracce:

  1. Politologo
  2. Paura, non paura
  3. Questa casa non è in vendita
  4. Qualcuno vuole portarmi a casa
  5. L'amore è l'inferno
  6. Wonderwall” Noel Gallagher
  7. Le Terre dell'Ombra
  8. Guerra Mondiale 24
  9. Valanga
  10. La mia Manhattan blu
  11. Per favore non lasciarmi andare
  12. Pioggia cittadina, strade cittadine
  13. Vedo i mostri
  14. Ragazze inglesi approssimativamente
  15. Grazie Luisa
  16. Notti dell'Hotel Chelsea



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