Casteldaccia, 5 operai morti per le esalazioni nella rete fognaria: due di loro erano accorsi per salvare i compagni. Mattarella: “Ennesima strage inaccettabile”
Cinque operai sono morti a Casteldaccia, in provincia di Palermo. Sono rimasto intrappolati in una vasca interrata dell'impianto di sollevamento delle acque reflue dell'Azienda municipale acquedotti (Amap) mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nella struttura. Un altro operaio è in gravissime condizioni ed è stato intubato sul posto e trasferito in elisoccorso al Policlinico di Palermo. Due suoi compagni di lavoro, rimasti feriti lievemente, sono ora ricoverati rispettivamente all'ospedale di Termini Imerese e ancora al Policlinico di Palermo. Le vittime sono Epifanio Assazia, Giuseppe La Barbera, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano. Tre di loro erano entrati nella vasca, si sono sentiti male ma sono riusciti a chiedere aiuto prima di morire. Due dei colleghi accorsi ad aiutarli sono morti a loro volta. Il comandante dei vigili del fuoco: “Se si fossero prese tutte le precauzioni non sarebbe successo”.
Tra le cinque vittime anche il titolare della ditta
Epifanio Alsazia, 71 anni, era il titolare della Quadrifoglio Group di Partinico dove risiedeva. Ignazio Giordano, 57 anni, anche lui residente a Partinico, era dipendente della Quadrifoglio come Giuseppe Miraglia, 47 anni, residente a San Cipirello. Sempre con la Quadrifoglio lavorava Roberto Raneri, 51 anni, residente ad Alcamo. Giuseppe La Barbera, invece, era un lavoratore interinale dell'Amap.
Il presidente Amap: “Assurda l'assenza delle mascherine protettive”
“Gli operai stavano lavorando alla pulizia dei pozzetti della rete fognaria perché ci era arrivata una segnalazione e una richiesta di intervento”, ha raccontato il presidente dell'Amap Alessandro Di Martino. Secondo quanto hanno accertato i soccorritori nessuna delle vittime indossava la mascherina di protezione. “È una cosa assurda – ha aggiunto Di Martino – L'odore era racconto che non è comprensibile come non si siano protetti”.
Mattarella: “A Casteldaccia ennesima e inaccettabile strage”
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita a New York, ha espresso il suo cordoglio per la strage di Casteldaccia. “Auspico che sia fatta piena luce sulle dinamiche dell'incidente. Ma l'ennesima inaccettabile strage sul lavoro – a pochi giorni dal Primo maggio – deve riproporre con forza la necessità di un impegno comune che deve riguardare le forze sociali, gli imprenditori e le istituzioni preposte”.
Casteldaccia: lavori da fine aprile affidati alla ditta privata Quadrifoglio
I lavori lungo la strada statale 113 sono partiti dopo ripetute segnalazioni per anomalie della rete fognaria, nel tratto tra l'intersezione con via della Rotonda e la stazione di sollevamento denominata “Vini Corvo”. Per la loro esecuzione, l'Amap (l'azienda acquedotto di Palermo) ha incaricato la ditta privata Quadrifoglio Group di Partinico. I lavori prevedevano la messa in quota dei pozzetti e la disostruzione con ausilio di autospurgo. “Desidero esprimere il più sincero cordoglio alle famiglie dei lavoratori coinvolti in questa tragedia”, ha detto Alessandro Di Martino, amministratore unico dell'Amap.
Casteldaccia, i tragici precedenti di Mineo e Messina
La strage di Casteldaccia ha dolorosi precedenti in Sicilia. Almeno due quelli che presentano circostanze analoghe. L'11 giugno 2008 furono sei i morti a Mineo, in provincia di Catania, mentre pulivano la vasca di un depuratore. Quattro erano dipendenti comunali, altri due di un'azienda privata. Sono morti abbracciati, sul fondo della vasca, a cinque metri di profondità. Uccisi dalle inalazioni. Abbiamo provato a salvarsi una vicenda, con un estremo atto di solidarietà e altruismo che non è servito. Otto anni dopo, il 29 novembre 2016, morirono tre operai e tre rimasero feriti all'interno della cisterna di un traghetto ormeggiato nel molo Norimberga del porto di Messina: rimasero asfissiati dal gas sprigionato mentre stavano lavorando a una saldatura.
Casteldaccia, il comandante dei vigili del fuoco: “Non sono state prese precauzioni”
“Se fossero state prese tutte le precauzioni del caso, tutto questo non sarebbe successo”. Lo ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo Girolamo Bentivoglio Fiandra a proposito dell'incidente sul lavoro di Casteldaccia. Bentivoglio ha confermato che gli operai non avevano le mascherine protettive ea ucciderli sono state le esalazioni di idrogeno solforato. Il comandante dei vigili del fuoco ha escluso che ci sia stato un crollo all'interno delle fognature.
Casteldaccia, inchiesta aperta dalla procura di Termini Imerese
Sulla strage di Casteldaccia è la procura di Termini Imerese a condurre l'inchiesta. Su posto il procuratore Ambrogio Cartosio che coordina le indagini eseguite dalla polizia di Stato.
Casteldaccia, i parenti degli operai sul luogo della strage
Casteldaccia, cinque operai morti: l'arrivo dei familiari sul luogo della strage
Casteldaccia, due operai morti per salvare gli altri tre che avevano chiesto aiuto
Tre operai erano scesi nella vasca interrata per i lavori, sono rimasti intossicati ma hanno avuto la forza di chiedere aiuto prima di morire. Sono accorsi altri quattro colleghi e due li loro sono morti a loro volta. Dei due rimasti vivi uno è in gravi condizioni.
Casteldaccia, Cgil: “Domani sciopero di 8 ore degli edili di Palermo”
Domani sciopero generale di 4 ore e di 8 ore per gli edili nella provincia di Palermo. Lo ha annunciato Piero Ceraulo, segretario degli edili della Cgil di Palermo che insieme ad altri dirigenti sindacali è a Casteldaccia dopo la morte dei 5 operai. È previsto un presidio davanti la Prefettura alle 9.
Le lacrime dei parenti sul luogo della strage
Sul luogo della strage di Casteldaccia nel primo pomeriggio sono arrivati i parenti delle vittime. Ancora increduli per la morte dei loro congiunti, gli operai Epifanio Assazia, Giuseppe La Barbera, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano. Grida di dolore, abbracci e la richiesta ai vigili del fuoco e agli inquirenti di spiegazioni sulle cause della tragedia.
I nomi delle vittime della strage di Casteldaccia
Questi i nomi delle cinque vittime della strage sul lavoro avvenuto a Casteldaccia: Epifanio Assazia, 71 anni, indicato come il contitolare della ditta Quadrifoglio; Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, di 50 anni, Ignazio Giordano, di 59 anni e Giuseppe La Barbera.