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Migranti, la Medihospes si aggiudica l’appalto da 133 milioni di euro per i centri in Albania


La Medihospesil colosso dell'accoglienza al centro di diverse inchieste e denunce, mette le mani sull'appalto milionario dei centri per migranti inAlbania. Con un ribasso del 4,94 per cento sulla base d'asta, la prefettura di Roma ha aggiudicato alla cooperativa sociale l'appalto alla cifra di oltre 133 milioni di euro.

Per questa cifra la Medihospes, a partire dal prossimo 20 maggio, dovrà essere pronta a gestire l'accoglienza nei due centri nel porto di Shengjin ea Gjader dove dovranno essere trasportati i migranti provenienti da Paesi sicuri soccorsi da navi militari nel Mediterraneo. Ma i due centri non sono ancora pronti e probabilmente non lo saranno prima dell'autunno.

La Medihospes da molti anni ha gestito in regime di semimonopolio l'accoglienza nei centri per migranti in Italia: nel 2022 ne aveva il 60 per cento. È stata al centro di numerose denunce per le condizioni poco dignitose di vita nei centri e di inchieste aperte da diverse procure d'Italia e ritenuta negli anni passati orbitante nell'area di Mafia capitale per la sua liaison con la società La Cascina al centro delle indagini sul mega centro di accoglienza di Mineo.

Un recente studio di Action Aid e Openpolis ha fotografato una serie di opacità nel sistema di accoglienza in cui Medihospes ha ancora un ruolo centrale con ricavi che nel 2022 si aggiravano intorno ai 90 milioni di euro. Una decina di anni fa, all'esplodere dell'inchiesta su mafia capitale, venne fuori che la Senis Hospes (questo il vecchio nome della società poi mutato in Medihospes) aveva in condivisione alcuni sedi con il gruppo La Cascina, al centro dell'inchiesta per le infiltrazioni mafiose nella gestione dei grandi centri di accoglienza. Medihospes è stata al centro do diverse denunce anche per le drammatiche condizioni dei migranti nei centri di Borgo Mezzanone in Puglia e di Bari Palese.

Al dossier di Open Polis e Action Aid la Medihospes ha replicato sostenendo che i propri ricavi si limitavano a 47 milioni di euro e non 90 e che tutti i procedimenti che li riguardavano si sono conclusioni con sentenze di proscioglimento e assoluzione.Respinti anche i legami con i gruppi La Cascina coinvolto nell'inchiesta Mafia Capitale .



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