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Conceiçao, tutto in 48 ore: vuole liberarsi dal Porto. E poi toccherà al Milan


Tra oggi e domani il portoghese vedrà il presidente Villas-Boas. Fonseca resta sempre in corsa




Giornalista

8 maggio – 09:46 – MILANO

L'appuntamento è stato rinviato, ma solo di qualche ora: Sergio Conceiçao e André Villas-Boas potranno incontrarsi già oggi, al massimo domani. E il Milan osserva interessato: se tutto va come ci si aspetta, l'attuale allenatore del Porto nei prossimi giorni diventerà un tecnico libero da vincoli contrattuali e pronto a raccogliere la sfida rossonera.

L'agenda

Ieri, all'ora di pranzo, Villas-Boas si è insediato da presidente del Porto: al Do Dragao c'erano tutti gli allenatori ei capitani delle squadre – il Porto è una polisportiva – ma mancavano Conceiçao e Pepe. Nessun colpo di scena, visto che la squadra in quelle ore si stava allenando, come ha spiegato lo stesso Villas-Boas, prima di aggiornare l'agenda: “Ho in programma di andare al centro sportivo mercoledì o giovedì (oggi o domani, ndr). Incontrerò l'allenatore e la squadra”. Occhio a queste quarantott'ore dunque: quando Conceiçao e Villas-Boas si troveranno faccia a faccia per discutere di programmazione e futuro, è probabile che le strade si separeranno. Nonostante il rinnovo firmato da Conceiçao poco prima delle elezioni, quando in carica c'era ancora il vecchio presidente Pinto da Costa: la scadenza sul contratto dell'ex esterno di Lazio, Parma e Inter recita 2028, ma Conceiçao può liberarsi unilateralmente Jorge Mendes, il super agente che lo assiste e che insieme al Milan ha lavorato al rinnovo di Rafa Leao un anno fa, spinge per un altro matrimonio con i rossoneri: la palla tra poco passerà al Milan.

Le carte di Sergio

Nella corsa al dopo Pioli, Conceiçao ha scalato rapidamente posizioni per almeno un paio di motivi. Primo, il suo è un curriculum di tutto rispetto, ricco di trofei vinti — 10 in 7 stagioni al Porto, tra cui tre campionati — e di esperienza ad alto livello in Champions; secondo, Conceiçao ha la personalità adatta a reggere la pressione dell'ambiente, il piglio giusto per gestire lo spogliatoio rossonero e una certa elasticità tattica: il 4-2-3-1 mandato a memoria dai giocatori del Milan con Pioli è tra i sistemi di gioco più utilizzato dal portoghese. Assumerlo, poi, non comporterebbe spese extra-budget: Conceiçao firmerebbe quello stesso contratto da 4 milioni a stagione pensata inizialmente per Lopetegui.

Fonseca spera

Lo autograferebbe anche Paulo Fonseca, in corsa fin da quando il casting rossonero è stato aperto. L'ex tecnico della Roma ha due proposte sul tavolo, da una parte il Lilla che vorrebbe prolungare il suo contratto in scadenza a giugno e dall'altra il Marsiglia che punta forte su di lui ed è pronto a cucirgli addosso il nuovo progetto, ma prima di decidere aspetta una chiamata dal Milan. Sempre in prima fila ma mai davvero prima scelta, Fonseca spera di uscire vincitore a sorpresa da questa maratona: i contatti tra via Aldo Rossi e il suo entourage non si sono mai interrotti…

Cerchio da stringere

E il Milano? In casa rossonera vogliono decidere senza ansia — guai a sbagliare scelta — ma il tempo comincia a stringere. Nella lista restano altri nomi, da Martinez a Van Bommel e presto sarà il momento di asciugare l'elenco: l'a.d. Furlani, il capo dell'area tecnica Moncada e il super consulente Ibrahimovic dovranno trovare una sintesi e convergere su un candidato da sottoporre a Cardinale. L'assist decisivo arriverà da Oporto?





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