Cinema

Dune 2: ecco come è nata la parolaccia di Josh Brolin, il regista sul ritorno di Anya Taylor-Joy: “Non vedo l'ora”


In una nuova intervista per Varietà dedicata alla stella del momento, Anya Taylor-GioiaDenis Villeneuve ha parlato del suo primo incontro con l'attrice per Duna 2 (Dune: Parte due), di quanto ne sia rimasto incantato e del fatto di non vedere l'ora di tornare a lavorare con lei in Duna 3.

Anya è stata la mia Alia nel momento in cui l'ho incontrata. Anzi, mi sono reso conto che è sempre stata Alia. Anya sembra provenire da un altro mondo, da un'altra dimensione, a un passo dall'onirico” ha spiegato il regista. “Girare con lei in Africa è stato assolutamente magico. La sua generosità, innocenza e passione mi hanno davvero commosso. Non vedo l'ora di tornare su Arrakis con lei”.

La parolaccia di Josh Brolin

Collisore ci racconta un piccolo dietro le quinte dell'unica scena di Duna 2 in cui Gurney (Josh Brolin) impreca e di come l'attore sia riuscito a convincere il regista a tenere quella reazione genuina a un momento di puro stupore nel film, anche se Villeneuve stesso era contrario all'idea inizialmente:

Nella scena mi sembrava naturale per Gurney reagire imprecando “ca**o” o qualcosa del genere. Denis invece continuava a chiedermi di dire “Tabarnak”anche se io non volevo. Cosi espressi i miei dubbi dicendogli che in quel caso nessuno nel pubblico avrebbe capito cosa stavo dicendo, avrebbe rotto la sospensione dell'incredulità e li avrebbe tolti dalla magia del film. Lui ha insistito, spiegandomi che in Canada è un termine molto conosciuto e una grande imprecazione… ma non eravamo in Canada e nessuno avrebbe capito. Così l'abbiamo provata, l'abbiamo girata e devo dire che suonava malissimo. Alla fine sono venuto da me dicendomi di rifarla con Denis che mi ha dato l'ok e mi ha detto “Va bene, dì pure ca**oe basta”.

Cosa ne pensate e quanto attendete Duna 3? Ditecelo nei commenti e seguiteci su Tic toc!

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