2004, la lezione di Simoni a Cunego sulla salita di Corno alle Scale
Nella terza tappa del Giro Damiano va in fuga a 4 km dal traguardo, il suo capitano non la prende bene, lo riprende e lo supera. Ma tutto bene…
Vent'anni fa l'11 maggio è un martedì e la terza tappa del Giro porta i corridori da Pontremoli a Corno alle Scale, la montagna dell'Appennino bolognese cara a Enzo Biagi, che da quelle parti è nato, e ad Alberto Tomba, che lassù ha imparato a sciare. Al via, la maglia rosa la indossa il velocista australiano Bradley McGee. Ma sa già che quel colore sarà suo soltanto un giorno. Infatti la salita finale – 12,8 km con pendenza media del 6% e tratti anche al 14% – è roba per gli scalatori. E, nella fattispecie, segna il destino di quel Giro, anche se con 17 tappe ancora da mettere nelle gambe sarebbe presto per dirlo.
l'attacco
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Succede, infatti, che Damiano Cunego, quarto in classifica a 37” da McGee, si piglia a un certo punto l'iniziativa di andarsene in fuga insieme all'ucraino Yaroslav Popovich. Mancano 4 km al traguardo. E non ci sarebbe nulla di strano – il veronese ha 22 anni e tanto talento – se non fosse che il capitano della sua Saeco è Gilberto Simoni, che è qui per infilare il tris al Giro dopo i trionfi del 2001 e 2003. L'attacco di Damiano, che può andare in rosa, irrita infatti Gibo. Il quale teme questa eventualità, perché spostererebbe un po' di equilibri in seno al suo team. Così, a 3 km dall'arrivo, il trentino esce dal drappello dei primi inseguitori, riprendendo il compagno e senza manco guardarlo se ne va da solo per andare a vincere con 15” sullo stesso Cunego e prendersi la maglia rosa. “Damiano? È giovane, ha fatto il suo lavoro, arrivando il suo momento” taglia corto al traguardo Simoni, giusto per far capire chi comanda.
il lieto bene
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Il momento di Damiano, però, arriverà ben prima di quanto previsto da Gibo: solo quattro giorni dopo, a Montevergine di Mercogliano. Dove il Piccolo Principe si prende tappa e maglia, ribaltando i ruoli. Poi arriveranno altri due successi, a Falzes ea Bormio, a decretare il passaggio di testimone: Cunego vince il Giro, Simoni chiude terzo a 2'05”. E il tris al Giro non gli riuscirà più.
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