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2004, la lezione di Simoni a Cunego sulla salita di Corno alle Scale


Nella terza tappa del Giro Damiano va in fuga a 4 km dal traguardo, il suo capitano non la prende bene, lo riprende e lo supera. Ma tutto bene…




Giornalista

11 maggio – 08:37 – MILANO

Vent'anni fa l'11 maggio è un martedì e la terza tappa del Giro porta i corridori da Pontremoli a Corno alle Scale, la montagna dell'Appennino bolognese cara a Enzo Biagi, che da quelle parti è nato, e ad Alberto Tomba, che lassù ha imparato a sciare. Al via, la maglia rosa la indossa il velocista australiano Bradley McGee. Ma sa già che quel colore sarà suo soltanto un giorno. Infatti la salita finale – 12,8 km con pendenza media del 6% e tratti anche al 14% – è roba per gli scalatori. E, nella fattispecie, segna il destino di quel Giro, anche se con 17 tappe ancora da mettere nelle gambe sarebbe presto per dirlo.

Vincitore del Giro 2003, il ciclista italiano preferito Gilberto Simoni (Team Saeco/Ita) (R) con il compagno di squadra Damiano Cunego (L) in azione due chilometri prima del traguardo durante la terza tappa dell'87° Giro tra Pontromeli e Corno alle Scale 11 maggio 2004 Simoni ha vinto la tappa e ha preso la maglia rosa.  FOTO DELL'AFP DAMIEN MEYER

l'attacco

Succede, infatti, che Damiano Cunego, quarto in classifica a 37” da McGee, si piglia a un certo punto l'iniziativa di andarsene in fuga insieme all'ucraino Yaroslav Popovich. Mancano 4 km al traguardo. E non ci sarebbe nulla di strano – il veronese ha 22 anni e tanto talento – se non fosse che il capitano della sua Saeco è Gilberto Simoni, che è qui per infilare il tris al Giro dopo i trionfi del 2001 e 2003. L'attacco di Damiano, che può andare in rosa, irrita infatti Gibo. Il quale teme questa eventualità, perché spostererebbe un po' di equilibri in seno al suo team. Così, a 3 km dall'arrivo, il trentino esce dal drappello dei primi inseguitori, riprendendo il compagno e senza manco guardarlo se ne va da solo per andare a vincere con 15” sullo stesso Cunego e prendersi la maglia rosa. “Damiano? È giovane, ha fatto il suo lavoro, arrivando il suo momento” taglia corto al traguardo Simoni, giusto per far capire chi comanda.

il lieto bene

Il momento di Damiano, però, arriverà ben prima di quanto previsto da Gibo: solo quattro giorni dopo, a Montevergine di Mercogliano. Dove il Piccolo Principe si prende tappa e maglia, ribaltando i ruoli. Poi arriveranno altri due successi, a Falzes ea Bormio, a decretare il passaggio di testimone: Cunego vince il Giro, Simoni chiude terzo a 2'05”. E il tris al Giro non gli riuscirà più.





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