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Eurovision, Olanda fuori dalla finale: squalificato il cantante Joost Klein


MALMÖ – Joost Kleinil concorrente olandese all'Eurovisione, è stato squalificato dopo essere finito sotto inchiesta della polizia per intimidazioni nei confronti di una donna membro del team di produzione dello spettacolo. Klein era scomparso dalle prove alla vigilia della finale e gli organizzatori della Unione europea di radiodiffusione avevano spiegato che ieri gli era stato impedito di provare a causa di un “incidente” non specificato.

Il doppio contraccolpo dell'“inconveniente tecnico” che ha portato la La Rai a diffondere indebitamente il televoto della seconda semifinale si è fatto sentire soprattutto sulla rappresentante israeliana e su quella italiana. Se Eden Golan ha gioito scoprendosi prima, e che tra lei e il secondo c'è una voragine di 32 punti percentuali, Angelina Mango si è senz'altro sentita danneggiata essendo lei non solo l'artista in gara per l'Italia ma, per lo spirito dell'Eurovision Song Contest, il rappresentante della Rai. Sarà anche per questo, è un'ipotesi, che tra management e autori è stata escogitata la (bella) performance di ieri al Media Center in cui, anche per un necessario recupero di immagine, ha voluto cantare di fronte a giornalisti e osservatori una sua versione della canzone pacifista Imagine di John Lennon.

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Ma il terzo artista colpito dall'effetto di quella classifica percentuale che non doveva essere diffusa prima della finale è appunto Klein, il secondo classificato nel televoto in Italia, con il 7,3 per cento dei voti. L'artista olandese quale ieri non si è presentato alle prove pomeridiane, è stato poi estromesso dalla prova con il pubblico serale, e poi come detto definitivamente eliminato dalla finale dagli organizzatori.

Joost Klein si era trasformato in un caso intorno al quale avevano preso il via una serie di ricostruzioni fantasiose ma forse non troppo lontane dalla verità. Aveva colpito il suo atteggiamento durante la conferenza stampa, quando si era coperto la testa con la bandiera olandese mentre l'artista israeliana rispondeva alle domande dei giornalisti. Poi quando un giornalista della tv israeliana che voleva incontrarlo nel backstage per fargli qualche domanda è stato respinto dal suo entourage, e le dello scontro sono state postate proprio dalla tv israeliana. Ora il chiarimento da parte dell'EBU: “La polizia svedese ha indagato su una denuncia presentata da un membro femminile della troupe di produzione in seguito a un incidente avvenuto dopo la sua esibizione nella semifinale di giovedì sera. Mentre il processo legale procede, non sarebbe appropriato che lui continuasse nel concorso. La Finale del 68° Eurovision Song Contest andrà avanti ora con 25 canzoni partecipanti”. Punto.

Peccato, e non tanto perché la canzone fosse indimenticabile, tutt'altro. Il fatto è che Klein cantava Europapa, una canzone sul sogno infranto dell'Europa unita e di un mondo senza più confini. Nel finale del video si vede lui bambino con il padre, l'ispiratore del brano, in una casa in fiamme, poi loro due che osservano un'installazione che prende fuoco, un'ideale casa comune europea dove si riconoscono anche i mulini a vento olandesi. Ma tanto pessimismo sull'Europa non poteva essere sfuggito agli organizzatori dell'Eurovision, un festival di canzoni nato per unire l'Europa e le sue televisioni.



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