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Phoenix punta su Budenholzer. Cinque anni di contratto e una richiesta: l’anello


L'ex allenatore di Milwaukee, con cui ha vinto il titolo nel 2021, prende il posto di Vogel, esonerato nei giorni scorsi

11 maggio – 07:43 – MILANO

Mike Budenholzer è il nuovo allenatore dei Phoenix Suns. Sostituisce Frank Vogel, esonerato dopo l'eliminazione al primo turno di playoff patita per mano dei Minnesota Timberwolves, nonostante avesse altri quattro anni garantiti, residui del contratto quinquennale da 31 milioni di dollari firmato appena 12 mesi fa. Coach Bud, come viene chiamato negli ambienti Nba, ha 54 anni, da capo allenatore ha allenato Atlanta Hawks e Milwaukee Bucks con i quali ha vinto il titolo nel 2021. Secondo le indiscrezioni di The Athletic Budenholzer firmerà un contratto quinquennale da oltre 50 milioni di dollari complessivi, più di 10 per stagione, scelti dal proprietario Mat Ishbia. Coach Bud è nativo dell'Arizona, saprà essere profeta in patria? I Suns puntano al titolo, non si accontentano di traguardi intermedi o parziali. Insomma, è un incarico molto ben remunerato, ma scomodo.

MANGIA ALLENATORI

Ishbia ha acquisito la franchigia nel febbraio 2023, una stagione in corso. Da allora ha già cambiato tre allenatori. Aveva trovato seduto in panchina Monty Williams, licenziato poi in primavera dopo l'eliminazione al secondo turno dei playoff per mano dei Denver Nuggets, in seguito capaci di conquistare il titolo 2023. Williams è stato poi ingaggiato dai Detroit Pistons. Per sostituirlo i Suns avrebbero potuto scegliere coach Bud, a cui Milwaukee aveva nel frattempo mostrato l'uscita dopo la clamorosa eliminazione al 1° turno patita con Miami, testa di serie numero 8, allora capace di mandare in vacanza la n. 1 a Est, i Bucks appunto. Ishbia invece scelse Vogel, campione Nba alla guida dei Los Angeles Lakers nella bolla anti-pandemica di Orlando nel 2020. Con Vogel in panchina i Suns hanno vinto 49 partite (su 82) in stagione regolare, costretti comunque ad accontentarsi della sesta testa di serie a Ovest ai playoff. E soprattutto subito spazzati via 4-0 da Minnesota. Ishbia ha dichiarato “Le cose vanno bene, la casa non sta andando a fuoco come raccontano. Vogel e il suo staff hanno lavorato bene, ma non abbastanza da raggiungere i nostri obiettivi”. E dunque l'ha cacciato. Preferendogli coach Bud, 12 mesi prima valutata come sua ruota di scorta.

PEDIGREE DA CAMPIONE

Bud sul mercato allenatori spiccava per aver alzato il Larry O'Brien Trophy guidando al trionfo i Bucks di Giannis Antetokounmpo, Jrue Holiday e Khris Middleton proprio contro Phoenix alle Finals 2021. Budenholzer ha allenato 801 partite in Nba, ha un bilancio di 484 vittorie e 317 sconfitte, nel dettaglio 213-197 nel quinquennio alla guida degli Atlanta Hawks, dal 2013 al 2018, e poi 271-120 da stratega dei Milwaukee Bucks, nel quinquennio dal 2018 al 2023. E' stato nominato allenatore dell'anno Nba nel 2015 e nel 2019. Insomma, il curriculum è illustre. La sua reputazione nell'ambiente è di allenatore che dà solidità alle sue squadre. Capace di gestire un gruppo di lavoro, uno spogliatoio: è “scuola Spurs”, ha studiato da Popovich di cui è stato per anni assistente a San Antonio. Critico sostengo che sia più allenatore da stagione regolare, da maratona, che da volata, da playoff. Tattico di buon senso, ma non brillante. Specie negli aggiustamenti di una serie playoff, tra una partita e l'altra.

AMBIZIONI E LIMITI

I Suns gli chiederanno di più. Una missione difficile, per Vogel risultata impossibile: far coesistere Kevin Durant, Devin Booker e Bradley Beal. Tre straordinari realizzatori, ma che hanno fatto tilt in attacco nel 4° periodo in questa stagione senza un regista a ispirarli. Si sono pestati i piedi, sono apparsi doppioni. Il problema ulteriore è che sono pagati come sceicchi. I Suns hanno una situazione salariale complicata che non consente loro di inseguire rinforzi sostanziali sul mercato. Paletti contrattuali e limiti di spesa. Eppure, comunque, enormi ambizioni. Coach Bud proverà a tornare lontano i conti. Non sarà facile, ma sarà una sfida intrigante. E dopo un anno fermo, lui non aspettava altro.





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