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Trova il mio dispositivo di Google è disponibile in Italia


Buone notizie per i possessori italiani di GooglePixel. Anche nel nostro Paese, infatti, è arrivata la nuova rete Trova il mio dispositivo, che permette di rintracciare i dispositivi anche offline. Si tratta di una funzionalità svelata un mese fa sui dispositivi Android e che appunto consente agli utenti di localizzare smartphone ed altri oggetti smarriti. Per capirne il funzionamento nei dettagli, vi consigliamo la lettura di questo nostro approfondimento.

Sinteticamente, la localizzazione dei dispositivi anche offline è possibile tramite la creazione di una rete che include circa un miliardo di positivi Android. Difatti, questa rete supporta gli utenti a ritrovare i dispositivi persi memorizzando le posizioni recenti degli stessi.

Per attivare il tutto occorrerà ovviamente l'autorizzazione dell'utente, che manualmente dovrà procedere ad attivare Trova il mio dispositivo tramite le impostazioni di Android.

La funzione è arrivata anche in Italia

In queste ore Google sta provvedendo ad inviare una notifica agli utenti proprio per avvisarli dell'arrivo della rete Trova il mio dispositivo.

Il debutto di tale opzione è avvenuto negli scorsi giorni negli Stati Uniti ed in Canada, e proprio in questo momento di sta espandendo a livello globale, tra cui in Italia. Ad esempio, Trova il mio dispositivo è già disponibile su Google Pixel 7 Pro.

Per attivarla, l'iter è piuttosto semplice. Dopo aver ricevuto una notifica per aggiungere il dispositivo alla propria rete Trova il mio dispositivo, i dispositivi Android rileveranno i dispositivi nelle vicinanze tramite il Bluetooth. In questa fase, sarà possibile scegliere se e come localizzare il dispositivo che si sta provvedendo ad aggiungere.

L'accoppiamento avverrà tramite l'inserimento di un PIN univoco. Successivamente, poi, sarà possibile personalizzare la localizzazione del dispositivo tramite le impostazioni di Trova il mio dispositivo.

Trova il mio dispositivo

L'aspetto “sicurezza” in Trova il mio dispositivo

Google ha già spiegato che i dispositivi che faranno parte di questa rete interconnessa utilizzeranno il Bluetooth per la scansione dei dispositivi nelle vicinanze (così da registrarne la posizione).

Il livello della sicurezza di questa rete sarà piuttosto alto. A riguardo, il colosso di Mountain View ha chiarito: “Le posizioni dei tuoi dispositivi saranno criptate tramite PIN, sequenza o password dei tuoi dispositivi Android. Possono essere trattati solo da te e dalle persone con cui condividi i dispositivi in ​​Trova il mio dispositivo. Non saranno visibili a Google né verranno usati per altri scopi “.

Per chi avesse dei dubbi, Google ha provveduto ad allestire una pagina di supporto dedicata alla funzione, la trovata qui.



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