Istruzione

Procreazione assistita, a 20 anni dalla legge ancora molte criticità



Il costo della pma

In Italia il 62% dei cicli di trattamenti di II e III livello con gameti della coppia è erogato dal ssn attraverso centri pubblici e privati ​​convenzionati, percentuale che scende al 27% per i gameti donati, con enormi differenze tra le regioni. La Lombardia – prima regione in Italia per numero di cicli (22.258 cicli iniziati di secondo e terzo livello, pari al 26% del totale ) prevede una copertura superiore al 90%. Al secondo posto per numero di cicli c'è la regione Lazio (12.597), realizzato quasi tutti in centri privati, al terzo la Toscana (11.244), che opera quasi interamente attraverso il pubblico. L'obiettivo del decreto tariffe è anche quello di colmare tali divergenze.

«Le maggiori criticità sono al Sud, dove le regioni non sono preparate e mancano le strutture» precisa Luca Mencaglia, coordinatore del tavolo tecnico sull'infertilità del ministero della Salute e coordinatore della rete pma della regione Toscana, spiegando che «tali regioni dovranno convenzionare i centri privati ​​e potenziare i centri pubblici. In caso contrario i cittadini sono costretti ad andare fuori regione».

Le differenze da regione a regione

Secondo l'ultima relazione del ministero, nel 2021 la Lombardia ha effettuato il 28,9% dei cicli su pazienti residenti in altre regioni, la Toscana il 54,9%. La maggioranza dei centri (54,6%) che nel 2021 hanno svolto attività di II-III livello sono di tipo privato, tipologia più diffusa nelle regioni del centro e del sud dell'Italia, mentre i 68 centri pubblici (36,8%) ) sono più presenti nelle regioni del nord. I 16 centri privati ​​convenzionati (8,6%) si trovavano esclusivamente in 4 regioni: Lombardia, Toscana, Piemonte e Friuli Venezia Giulia.

«Da anni auspichiamo come società scientifiche del settore, la nascita in ogni regione di strutture pubbliche o in convenzione di grandi centri che eroghino almeno 1.000 cicli l'anno, con personale dedicato e adeguato. Molte invece, anche in Lombardia, erogano meno di 500 cicli”, sottolinea Paolo Emanuele Levi-Setti, professore ordinario dell'Humanitas University e direttore dell'Humanitas Fertility Center, che nel 2023 ha trattato 2.181 coppie, ottenendo 1.342 gravidanze, oltre il 90 % in convenzione con il servizio sanitario.

In Italia i centri che hanno svolto meno di 200 cicli rappresentano circa un terzo (33%) del totale, mentre il 34% ha effettuato almeno 500 cicli di II e III livello. Nonostante il rinvio del decreto tariffe, Humanitas da gennaio 2024 ha approvato i criteri di accesso previsti, alzando da 3 a 6 il numero di tentativi di pma per coppia sia per trattamenti con gameti della coppia sia da donazione e da 43 a 46 anni l' età massima prevista per la donna. Fondamentale la comunicazione. «Le informazioni sul web, spesso fuorvianti, dovrebbero essere meglio monitorate. La nascita di un registro nazionale obbligatorio dei cicli singoli, sul modello del registro statunitense e come auspicato dalla stessa Unione europea, darebbe certezze e sicurezza alle coppie» conclude il direttore dell'Humanitas Fertility Center.



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