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Rabiot: “Dobbiamo giocare per 90′. Situazione complicata da settimane. Ma ora la finale”


Il francese: “Non è il momento di andare fuori giri adesso”. E non parla del suo futuro

12 maggio – 22:58 – MILANO

“La situazione è complicata da tante settimane. Dobbiamo cercare di stare tranquilli soprattutto perché c'è una finale da giocare mercoledì”: parole e musica di Adrien Rabiot, goleador di serata della Juve contro la Salernitana, dopo una partita ben al di sotto delle sue possibilità. “Non è il momento di andare fuori giri adesso – continua il francese, il cui contratto scade a fine giugno -. Mancano 3 partite alla fine della stagione. Possono capitare queste situazioni nel calcio. Il gruppo è un po' giovane e inesperto, quindi ci sta sulla prestazione di oggi il primo tempo è stato brutto, non c'è niente da dire, poi meglio nel secondo Creiamo le occasioni ma alla fine siamo poco lucidi”. La stessa tesi sostenuta nel dopo gara da Allegri.

la finale

Il pensiero si indirizza subito alla finale di coppa Italia in programma mercoledì contro l'Atalanta: “Una partita secca, ce la giocheremo anche se stanno facendo molto bene. Per me è ancora meglio, personalmente preferisco affrontare squadre forti e giocare una bella finale. Il calcio è così, a volte sei lì, adesso siamo un po' giù ma è così Abbiamo una finale da giocare, è un bel momento, ci meritiamo di andare a cercare una medaglia”.

periodo n

“Il calcio è così, è una cosa mentale, non è una roba tecnica. Nel secondo tempo non c'è partita, prendiamo 3 pali, siamo un po' sfortunati. In questo momento non c'è tanto da dire. Solo che non possiamo fare un primo tempo così e poi aspettare il secondo. Dobbiamo giocare per 90 minuti, in questa seconda parte di stagione non siamo riusciti a mantenere il livello per 90 minuti e questo ci è costato un po' di punti”.

prospettiva rinnovo

“Avevo detto che finché non sarebbero stati raggiunti gli obiettivi non avrei parlato con la società. Vedremo quando saremo in Champions e avremo vinto questa Coppa. Le mie sensazioni? Come ho detto sempre sono contento, stasera avevo la fascia da capitano, è un orgoglio essere qui e provare a guidare questa squadra ei giovani. Poi nel calcio bisogna parlare a un certo punto, ci sono cose da dire ma vedremo dopo la finale Siamo tranquilli, avremo il tempo dopo tutto questo”. Come Allegri dunque Rabiot predica pazienza, ma con l'aggiunta di un'eloquente precisazione sulla necessità di mettere qualche puntino sulle “i”. Beninteso, da giovedì in poi.





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