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Savva e Pellegri entrano e ribaltano il Verona: Toro, il sogno europeo è ancora vivo


Il diciottenne cipriota all'esordio in Serie A e il centravanti rimontano l'Hellas, che era andato in vantaggio con Swiderski

Dal nostro inviato Mario Pagliara

12 maggio 2024 (modifica alle 17:07) -VERONA

In una sola domenica si può fare il viaggio di andata e ritorno all'inferno. Poi, in sei minuti, si finisce a toccare il cielo con un dito. E' il racconto della domenica del Toro che, da questo pomeriggio, è tornato fortemente in corsa per l'Europa: i granata sbancano 1-2 un caldissimo Bentegodi, ribaltando il momentaneo vantaggio di Swiderski con carattere, personalità e un cuore grande così più che con il gioco. Nel finale di ripresa il diciottenne Savva (al debutto in Serie A) e Pellegri (primo gol in campionato) firmano l'uno-due in quei sei minuti che spediscono il Toro a un punto dal Napoli ottavo (con la Fiorentina che deve recuperare la sfida di Bergamo). Dopo il triplice fischio, Henry è stato espulso. Per l'Hellas l'appuntamento con la salvezza è rimandato.

furore, diavolo

Sarà stato l'effetto provocato dall'anniversario (oggi) dello scudetto di Bagnoli dell'85, o la carica di un Bentegodi pienissimo, fatto sta che nel primo tempo il Verona di Baroni offre uno spettacolo di ritmo e di furore. Per almeno la prima mezzora, l'Hellas sorprende il Torino di Juric sul piano dell'intensità e dell'atletismo, con la pecca di non riuscire a trovare lo spunto per orientare la partita dalla propria parte. L'occasione più pericolosa dei gialloblu cade al venticinquesimo, quando Vojvoda in prima battuta e Lovato in copertura si perdono in area Noslin: sul colpo di testa è sicura la presa di Milinkovic. Baroni disegna i suoi con il 4-1-4-1, nel quale la pedina chiave è Dawidowicz posizionato da mediano a uomo su Samuele Ricci. Juric recupera all'ultimo minuto Zapata, regolarmente al centro dell'attacco, ma non Buongiorno, presente comunque in panchina. I granata sono con il 3-4-1-2, con Sanabria davanti a Zapata. Il Torino riesce, in qualche modo, comunque a contenere il pressante veronese e si affaccia nell'ultima parte del primo tempo dalle parti di Montipo' con un colpo di testa di Zapata che non inquadra la porta.

la frittata di tameze

Nel secondo tempo, la ripartenza del Verona è nuovamente di impeto. Dopo appena un minuto, Milinkovic deve impegnarsi in un intervento ad alto coefficiente di difficoltà su un velenoso tiro a giro di Noslin. Le difficoltà del Toro sono confermate dall'occasione capitata a Lazovic (6') che per una questione di centimetri non raccoglie di testa il cross di Bonazzoli a pochi passi da Milinkovic. Juric non aspetta oltre e corre ai ripari. Al 10' fa addirittura tre cambi: Pellegri per Zapata, Linetty per Vojvoda, Lazaro per Rodriguez. Baroni risponde con Swiderski per Bonazzoli, Suslov per Lazovic, Silva per Magnani. Proprio Suslov ha la palla per sbloccare lo zero a zero un minuto dopo essere entrato (20') ma il piattone è una mezza stecca all'altezza del dischetto. Il Toro sbanda e capitola quando arriva la frittata di Tameze al 21': il francese consegna la palla da rimessa laterale direttamente a Serdar che si invola in area e consegna l'assist a Swiderski per il più facile dell'uno a zero. Sotto choc, il Toro rischia di prendere il secondo gol con il colpo di testa di Coppola (29').

cuore toro

Nel momento di maggiore difficoltà, proprio quando sulla stagione dei granata sta per calare il sipario, emerge il cuore del Toro. D'improvviso arriva il lampo che riapre completamente i giochi: al 32' il cross di Lazaro è perfetto, il colpo sotto porta del giovanissimo Savva, classe 2005 promosso dalla Primavera, è liberatorio: il trequartista cipriota riesce a segnare il suo primo gol alla sua prima partita in Serie A. Passano sei minuti, e ancora Lazaro innesca l'azione di attacco della squadra di Juric servendo Pellegri in area: il diagonale del centravanti genovese colpisce entrambi i pali e poi finisce in porta. E' il suo primo gol stagionale, quello del ribaltamento: granata avanti 2-1. Le emozioni non finiscono mai, perché allo scadere viene annullato il 2-2 di Henry per uno spintone su Dellavalle. Il Toro vince una partita complicatissima.





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