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Alla Scala l’anteprima benefica della Bayadère per il progetto ‘Close2Mi’



Per sostenere la Fondazione Ospedale Niguarda, il 22 maggio 2024 alle ore 20, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e gli allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia – accompagnati dal vivo dall'Orchestra del Teatro alla Scala – si esibiranno in un'anteprima benefica dello spettacolo La Bayadère (in cartellone ufficiale dal 26 maggio) nella versione fastosa e ricca di virtuosismi creata per quest'opera in tre atti da Rudolf Nureyev, uno dei più grandi ballerini e coreografi della storia della danza. La Bayadèreultima delle sue letture dei grandi classici, arriva per la prima volta alla Scala nel dicembre 2021. Ripresa per l'occasione da Manuel Legris, direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, con un nuovo allestimento di Luisa Spinatelli.

A dirigere l'orchestra scaligera è il maestro Kevin Rodi. Nei ruoli di Nikiya e Solor la neo étoile Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko.

A interpretare la figlia del Rajah, Gamzatti, la prima ballerina Alice Mariani.

L'intero ricavato dell'anteprima benefica de La Bayadère al Teatro alla Scala andrà a favore della Fondazione Ospedale Niguarda, nata nel 2022 per affiancare il grande ospedale pubblico metropolitano nel migliorare sempre più l'assistenza ai pazienti, così come per promuovere la ricerca clinica e l'innovazione.

I fondi raccolti grazie alla vendita dei biglietti contribuiranno in particolare a finanziare l'ampliamento del progetto pilota Chiudi2Mi: una rete di prossimità per neogenitori, realizzata dalla Fondazione grazie al contributo di Regione Lombardia con l'obiettivo di migliorare la salute delle donne che hanno partorito al Niguarda, sostenendo l'allattamento al seno e prevenire o intervenire in situazioni di difficoltà.

Tra i principali servizi previsti dal progetto, un sistema di assistenza domiciliare dopo il parto con visite di ostetriche dedicate, reperibili telefonicamente 24 ore su 24, e operatrici sociali al fine di individuare tempestivamente eventuali segnali di disagio psico-fisico, ma anche socio-economico o relazionale, e agevolare la presa in carico della mamma e della famiglia da parte degli specialisti e dei servizi competenti.

L'Ospedale Niguarda di Milano rappresenta un polo di eccellenza in Italia e nel mondo, un centro di ricerca e applicazione medica di frontiera, riferimento per la cura di tutte le patologie dell'adulto e del bambino. Con circa 5.000 professionisti della salute, accoglie ogni giorno 10.000 persone, effettua circa 300 trapianti all'anno, 40.000 ricoveri e 3.000.000 di prestazioni ambulatoriali.

Il progetto Close2Mi

Close2Mi: una rete di prossimità per neogenitori è un progetto pilota della Fondazione Ospedale Niguarda, realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia, con l'obiettivo di migliorare la salute di 200 neomamme e dei loro bambini grazie ad un sistema integrato di supporto alla genitorialità.

Sotto la guida della Fondazione e con la collaborazione dei partner operativi (Mitades APS, Telefono Donna e Fondazione Ronald McDonald), il progetto prevede di intercettare le donne nel periodo perinatale e, a seguito dell'analisi ostetrico-psicologica, agire per la presa in carico delle neo-madri che mostrano segnali sanitari, psicopatologici, socio-economici e relazionali a rischio, al fine di sostenere concretamente i nuclei familiari con diverse fragilità.

Tra le principali attività previste, fondamentale è l'attivazione di un sistema di assistenza domiciliare dedicato dopo il parto con ostetriche ed operatrici sociali per la valutazione complessiva dello stato di salute delle madri, così come della condizione abitativa e familiare per indirizzare il sostegno verso i servizi di riferimento.

Il progetto favorirà il rafforzamento della rete territoriale d'intervento grazie all'integrazione dei servizi tra l'Ospedale Niguarda, i Consultori Familiari ei Partner di progettocosì come l'implementazione di un sistema strutturato di assistenza domiciliare per le neomamme e di un sistema di supporto che preveda la presa in carico trasversale di situazioni di fragilità psicologica, sociale o familiare.

Inoltre, grazie anche ai partner della Rete di Supporto (Comune di Milano – Assessorato al Welfare, Ospedale Niguarda, Università degli Studi Milano Bicocca – Dipartimento di Psicologia, Save the Children Italia, Banca Intesa San Paolo), il progetto opererà per sistematizzare il modello di intervento e rendere replicabile in altri contesti territoriali.





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