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Rado, eroe del Bologna ’64: “Che gioia la Champions. Zirkzee e gli altri come l’Ungheria di Puskas”


Giocava in porta e in quell'anno vinse lo scudetto battendo l'Inter in uno spareggio. Quella formazione allenata da Bernardini fu la prima nella storia rossoblù a giocare nell'Europa più importante. È uno dei pochi ancora in vita di quello squadrone ea 82 anni ha aperto il suo album dei ricordi: “Ho brindato alla qualificazione, mi godo un traguardo storico 60 anni dopo”

A Bologna è appena trascorsa una lunga notte. La più bella di sempre per il popolo rossoblù. Migliaia di persone hanno invaso Piazza Maggiore per festeggiare la qualificazione in Champions League: anziani, adulti, giovani, bambini. Generazioni di tifosi si uniscono dalla stessa passione, tra lacrime di felicità e cori cantati a squarciagola. Ma c'è un tifoso, più speciale degli altri, che ha seguito tutta la festa dal divano di casa. Abita vicino al Dall'Ara, si gode la tranquillità dei suoi 82 anni e domenica sera insieme alla famiglia ha brindato a un traguardo storico: “Ho bevuto un calice con mia moglie e mia figlia. Poi il telefono ha iniziato a squillare. Alcuni amici scherzando mi hanno chiesto di preparare le valigie per andare in Europa. Gli ho ricordato che io ci sono già stato. Adesso spero di riuscire a guardare qualche partita di questo fantastico gruppo.



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