Istruzione

Fondazione Agnelli: “Il successo del Pnrr Istruzione dipende dalla capacità di superare le resistenze al cambiamento” – Orizzonte Scuola Notizie


Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) rappresenta un'occasione unica per riformare il sistema scolastico italiano. La Fondazione Agnelli, in un focus realizzato in collaborazione con Fondazione Astrid, sottolinea come la riforma del reclutamento, della formazione e delle carriere dei docenti sia la più importante del Pnrr Istruzione.

Il punto di partenza è netto: la qualità degli apprendimenti degli studenti italiani è inadeguata, in particolare alle scuole medie e superiori. Tale situazione è in gran parte attribuibile alla qualità dell'insegnamento, a sua volta influenzata da un sistema di formazione e reclutamento fallimentare.

Il sistema, in vigore dagli anni Novanta, non è mai stato riformato a causa delle resistenze dei sindacati, concentrati sulla tutela dei precari, e delle università, poco interessati ad investire nella formazione dei nuovi docenti. Inoltre, a differenza di altri paesi europei, in Italia non esiste un obbligo effettivo o un meccanismo di incentivi alla formazione in servizio dei docenti.

Il Pnrr si propone di intervenire su questi punti critici:

  • Formazione: rendere la formazione iniziale e in servizio più efficace e in linea con le esigenze del sistema scolastico.
  • Reclutamento: introdurre meccanismi di reclutamento più trasparenti e meritocratici, capaci di attrarre i migliori talenti.
  • Carriera: creare percorsi di carriera stimolanti e riconosciuti, che vadano oltre l'anzianità di servizio.

Un'ulteriore criticità evidenziata dal rapporto è la mancanza di figure di middle management nelle scuoleche potranno affiancare i dirigenti scolastici, con responsabilità organizzative e retribuzioni adeguate.

La Fondazione Agnelli sottolinea come il successo del Pnrr Istruzione dipenda dalla capacità di superare le resistenze al cambiamento e di investire in modo significativo nella formazione e nel reclutamento dei docenti. Solo così sarà possibile innalzare la qualità degli apprendimenti degli studenti italiani e rendere il sistema scolastico più equo ed efficace.



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