Technology

Il nuovo assistente visivo di Google sembra spaventosamente interattivo, ma sarà davvero così figo?


Si chiama Progetto Astra e promette di diventare la vostra ancora di salvezza quotidiana. Ovviamente stiamo parlando di una nuova funzionalità legata a Google Gemelli e all'ecosistema d'intelligenza artificiale di Google, capace di usare il riconoscimento visivo come mai fatto prima d'ora. Una sorta di risposta diretta a GPT-4o e alle novità presentate ieri sera da OpenAI, che dimostra come Google voglia fare sul serio con l'IA multimodale.

Progetto Astra: cos'è e come funziona

Progetto Astra è il primo esperimento di assistente AI multimodale basato sulle capacità di Google Gemini. Lo sviluppo è stato affidato al team di Google DeepMind, che ne ha creato uno dimostrazione video che mostra le straordinarie possibilità offerte da questo strumento.

L'assistente è integrato direttamente all'interno di un GooglePixele sfrutta la fotocamera dello smartphone per visualizzare ed interpretare tutto ciò che viene inquadrato. Non solo, perché l'utente può interagire con l'assistente tramite comandi vocalichiedendo informazioni relative a quello che viene inquadrato, anche indicando elementi specifici.

Progetto Astra

Ma non finisce qui. Progetto Astra funziona anche su occhiali intelligenti, quelli dotati di videocamera e microfono. L'esperienza utente sembra molto intuitiva: con gli occhiali inquadrate la scena davanti a voi e con la voce chiedete quello che volete a Gemini.

E cosa può fare Project Astra per voi? Potenzialmente di tutto. Grazie alla funzionalità multimodaleè capace di riconoscere il paesaggio fuori dalla finestra, risolvere una formula matematica, leggere e interpretare una parte di codice, riconoscere le parti di un altoparlante, inventarsi nomi simpatici per gli animali domestici.

Progetto Astra

Sono due le cose più impressionanti di questa demo. Da una parte incredibile interattività e proattività di Project Astra, che sembra poter passare da un'operazione all'altra in maniera fluida e naturale. Dall'altra la latenza quasi nulla, ancora più accentuata dal fatto che il sistema deve riconoscere una scena visivamente, elaborare le informazioni, produrre un risultato e comunicarlo all'utente. Tutto questo avviene in pochissimi istanti.

Se volete vedere in azione le capacità di Project Astra, a seguire trovate il primo video ufficiale rilasciato da Google.

Progetto Astra è davvero bello come sembra?

Come detto, la demo di Project Astra è davvero impressionante e, a tratti, difficile da credere. Abbiamo già avuto brutte sorprese con i sistemi d'intelligenza artificiale di Google, con grandi promesse che non si sono poi avverate. Questa volta dobbiamo crederci?

Google ha dichiarato che il progetto è ancora in sviluppo, ma alcune delle funzionalità mostrate arriveranno sui prodotti Google entro la fine dell'anno. Si parla di pochi mesi, dunque, un lasso di tempo brevissimo per implementare bene una funzionalità complessa come questa.

Progetto Astra

C'è da dire che negli ultimi anni il settore dell'intelligenza artificiale ha fatto – e sta facendo – passi da gigante, accelerando sempre più le capacità offerte dai diversi sistemi concorrenti. Anche il nuovo GPT-4o citato all'inizio dell'articolo rientra proprio in questo sviluppo rapidissimo.

Restano, comunque, molti dubbi ancora da chiarire.

Il progetto Astra sarà integrato su tutti gli smartphonePixel? Funzionerà nel locale o si collegherà ai servi di Google? La latenza delle funzioni interattive sarà davvero così bassa (praticamente inesistente) come nella demo?

Progetto Astra

Per dare una risposta a tutte queste domande dovremo attendere, se va bene, ancora molti mesi. La direzione però è già tracciata: intelligenza artificiale ovunque e comunque, utilizzabile con gli occhi e con la voce, integrata sugli smartphone e sugli occhiali, capace di rispondere a tutte le vostre domandeo quasi.



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *