Ricette

Mozzarella campione di export. E i prezzi non frenano i consumi nazionali



Sempre più forte all'estero e resistente all'aumento del prezzo anche sul mercato interno. Italiani e stranieri sembrano proprio non riuscire a rinunciare alla mozzarella, in tutte le sue declinazioni. Un'ottima notizia per la filiera del made in Italy lattiero caseario, visto che si tratta del primo formaggio italiano per volumi (nel 2023 ne sono state prodotte 390mila tonnellate) e fatturato alla produzione (2,8 miliardi ,+9,3% annuo)seguito da Grana Padano Dop (212 mila tonnellate) e Parmigiano Reggiano Dop (161 mila tonnellate), entrambi attorno ai 2 miliardi di giro d'affari.

«I dati mostrano un segmento in costante ascesa: rispetto al pre covid la crescita in volume è stata del 16%, quella in valore del 30%», conferma il presidente di Assolatte Paolo Zanetti, che sottolinea come «la mozzarella sia un'emblema dell'italianità e del saper fare dell'industria casearia, con un'offerta estremamente ampia, che abbraccia molte tipologie di prodotto. È un formaggio adatto a tutti i gusti, a tutti gli impieghi e anche a tutte le tasche».

Non frenano gli acquisti nei supermercati

A inizio aprile le quantità acquistate nei supermercati su base annua sono aumentate dell'1,4% dopo un calo dell'1,6% che era stato registrato tra il 2022 e il 2023 (dati NielsenIq). In un contesto di contrazione dei consumi una tenuta sostanziale è già un successo, soprattutto se si considera che i prezzi sono cresciuti del 20,9% tra il 2022 e il 2023 e di oltre il 5% nell'ultimo anno.

I rincari maggiori – attorno al 30% dall'aprile 2022 a oggi – sono stati per la mozzarella di latte vaccino (quasi 114mila tonnellate vendute in Gdo negli ultimi 12 mesi), mentre quella di bufala si è fermata al 10% (17.640 tonnellate). Caso particolare sono le mozzarelle leggere, crollate di oltre il 28% a volume e unica tipologia a veder scendere anche la spesa complessiva in euro.

«Pur in un contesto in cui gli italiani hanno cambiato il mix del carrello per difendersi dall' comprare, crescere i volumi delle mozzarelle di bufala (che potremmo definire segmento “gourmet”) e di quelle delattosate (il segmento con caratteristiche più salutistiche). Entrambi i tipi – commento Sergio Grasso di Niq – rubano principalmente citare alle mozzarelle vaccinali che, pur recuperando volumi nell'ultimo anno, sono le uniche di questi tre segmenti a perdere rispetto a due anni fa». Ma si tratta di circa l'1,5 per cento.



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