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Per l’attacco di Inzaghi spunta Vitor Roque: il Barça lo presta, l’Inter ci pensa


Il talento brasiliano non ha mai legato con Xavi: il suo agente lo ha offerto ai nerazzurri. È una pista alternativa a Gudmundsson, che nel frattempo si continua a trattare con il Genoa

Giornalista

14 maggio – 07:45 – MILANO

Metti una tigre nell'Inter e poi vediamo cosa succede. Perché ora c'è una pista in più da seguire per l'attacco di Simone Inzaghi, pista che arriva fino a Barcellona e che si affianca – seppur con modalità differenti – a quella di Albert Gudmundsson. Il brasiliano Vitor Roque, in patria soprannominato Tigrinho, è finito sui tavoli dei dirigenti nerazzurri. In estate lascerà la squadra che per lui, nel luglio scorso, ha investito circa 60 milioni di euro tra parte fissa e bonus variabile per strapparlo all'Atletico Paranaense. Peccato che la storia in Catalogna non è andata come il talento brasiliano sperava. Ecco perché l'idea di una separazione anticipata si sta facendo strada giorno dopo giorno, a maggior ragione dopo la conferma di Xavi sulla panchina del Barça.

SCENARIO

Vitor Roque, classe 2005, solo un anno fa di questi tempi era considerato un possibile crack a livello internazionale, alla pari di quell'Endrick che dalla prossima estate giocherà nel Real Madrid. A Barcellona è sbarcato a gennaio, ma non ha trovato lo spazio immaginato: solo 11 presenze, di cui due da titolare. Tanto che il suo agente, André Cury, nelle ultime ore ha parlato apertamente dell'ipotesi di cessione, considerato che con Xavi il rapporto non è mai decollato. All'Inter, proprio in questi giorni, è stata prospettata l'ipotesi di un arrivo in prestito: evidentemente il ragazzo è convinto di riuscire a ritagliarsi spazio nel club nerazzurro. In viale della Liberazione il nome di Vitor Roque non è certamente nuovo. Ex compagno di squadra di quel Bento che oggi è il primo obiettivo per la porta, in passato il ragazzo è stato seguito a lungo nel corso dei tour sudamericani dei dirigenti interisti. E infatti l'accostamento con la squadra di Inzaghi non è nuovo. Poi però c'è stata l'entrata nella scena del Barcellona, ​​culminata l'estate scorsa con un'operazione e una valutazione che ha di fatto tolto di mezzo qualsiasi tipo di concorrenza.

QUI GUD

Vitor Roque è reputato un profilo interessante. È evidente che il tipo di affare sarebbe completamente diverso rispetto a Gudmundsson. Quest'ultimo rappresenta un investimento, in termini di patrimonializzazione sarebbe un'aggiunta, andrebbe letta come un'operazione anche di prospettiva. Il brasiliano è invece l'occasione dettata dal mercato, certamente però fine a se stessa. Sono piste alternative, diverse in tutto. Ma ognuna ha il suo lato positivo. Anche negativo, per la verità: quello di Gudmundsson, che resta in cima ai pensieri dei dirigenti nerazzurri, ha lo “svantaggio” di essere un'operazione onerosa, per cui serviranno almeno 30 milioni. La speranza, anzi, l'obiettivo dell'Inter è costruire un affare che preveda un pagamento dilazionato e magari l'inserimento di qualche contropartita. Per la prima, l'idea è un riscatto obbligatorio nel 2025 dopo un prestito iniziale. Per la seconda, si fa largo l'ipotesi…Satriano. L'uruguaiano, classe 2001 oggi in prestito in Francia al Brest, ha estimatori in Spagna (Valencia) e in Germania (Stoccarda), ma piace anche al Genova. E chissà che non sia proprio questa la chiave per sbloccare l'affare. Non è una storia semplice, in ogni caso. Perché l'islandese è sul taccuino di diverse squadre e non è escluso un affondo che mette in difficoltà i dirigenti nerazzurri. Giusto allora ragionare anche sulle alternative. E adesso sul piatto c'è anche il nome di Vitor Roque. L'attacco di Inzaghi è destinato a cambiare: via Arnautovic, dentro un'altra pedina, questo è il piano.





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