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Superbonus, Tajani prova a chiudere la polemica: “Battaglia di principio, no norme retroattive”


MILANO – Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, prova a chiudere la polemica sul Superbonus dopo la giornata campale vissuta in commissione Finanze al Senato con la maggioranza tenuta in piedi soltanto dal voto di Italia Viva a fronte dell'astensione azzurra, a esprimere contrarietà all'emendamento del governo con la stretta sulle detrazioni fiscali.

“Noi abbiamo fatto una battaglia di principio: in Italia non si possono approvare norme con effetto retroattivo”, dice Tajani a Radio24. “Questo non ha nulla a che vedere sul fatto che sia giusto intervenire sulle storture del Superbonus. Ma da sempre c'è la non retroattività delle norme: non si possono cambiare le carte mentre si sta giocando la partita, è un principio sbagliato”.

Il riferimento è alla stretta voluta dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgettiche ha disposto lo “Spalma detrazioni” in dieci anni per i lavori effettuati nel 2024. “Se gli altri partiti della maggioranza non difendono questo principio, noi non siamo d'accordo – spiega ancora Tajani – Non c'è però nessuno scontro: noi siamo coerenti con la nostra posizione, sui nostri valori non intendiamo cedere”.

“Come quando diciamo che non si possono aumentare le tasse, è un errore gravissimo imporne la Tassa sullo zucchero, e su questo punto l'abbiamo spuntata perché abbiamo tenuto duro”, ha detto ancora Tajani in riferimento all'ottenuto rinvio al primo luglio 2025 della tassa sulle bevande zuccherate.

Enea, si ferma la corsa delle detrazioni maturate

Dall'Enea, intanto, arriva il conto aggiornato del peso delle detrazioni sulle finanze pubbliche. E si evidenzia effettivamente lo stop alla crescita. Al 30 aprile, i cantieri che in Italia hanno beneficiato del Super ecobonus 110% erano 495.469 (asseverazioni depositate), solo un migliaio in più del mese precedente. Le detrazioni maturate per i lavori conclusi sono arrivati ​​a 122.644 miliardi di euro, mentre erano 122.245 alla fine del mese di marzo. Il totale degli investimenti ammessi a detrazione cresce a 117,588 miliardi, dai 117,243 precedenti. Alla fine del mese scorso risultava realizzato il 95,3% dei lavori. Per dare un'idea del ritmo di crescita precedente, tra marzo e febbraio le detrazioni erano aumentate di otto miliardicon buona probabilità risentedo dell'accelerazione per chiudere i cantieri a fine dicembre, e approfittare quindi dell'aliquota più elevata.



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