Economia Finanza

Navigare in Rete fa bene. Ma dipende da cosa c'è fuori


In teoria a mia mamma che mi dice sempre «esci, prendi un po' d'aria» adesso potrei sventolare davanti lo studio, durato 16 anni, uscito su Nature, tra le riviste scientifiche più autorevoli, secondo il quale «navigare su internet fa bene, come fare una passeggiata nella natura». («Navigare» poi, che verbo boomer, molto fine anni Novanta, oggi su internet ci facciamo tutto). Ma non lo farò, perché in fondo si tratta di uno studio statistico, tra l'altro includendo molti giovani dai dodici anni in su (a parametri come «soddisfazione lavorativa», forse in Cina può rispondere un dodicenne con una situazione lavorativa, ma lì internet è censurato, e dubito stia bene). Quanto al benessere, non mi sorprende che non faccia male, stiamo parlando di una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche, nonostante spuntino fuori ogni giorno molti detrattori (i soliti, dai tempi dei videogiochi che fanno male in poi). Amicizie? Se ne fanno di più, e di certo spesso trovando persone migliori, in un bacino migliore, di quelle che ci trovavamo accanto prima del web.

Io direi comunque di non equivocare il risultato dello studio (lo afferma lo stesso articolo su Nature), condotto con interviste («telefoniche o di persona»).

Internet, come ogni cosa, dipende da chi lo usa: non sappiamo, per esempio, se renda più intelligenti o meno, ma anche qui ho il sospetto che, volendo approfondire, uno stupido diventi più stupido e un intelligente più intelligente (non credo, per esempio, che il fenomeno no-vax sarebbe esistito senza i social). Idem sul benessere mentale: «l'aria aperta» è un luogo comunque, per quanto mi riguarda se mi portate a fare una passeggiata nella natura mi viene l'orticaria solo al pensiero, e anche lì, quanti scemi in buon saluto passeggiano nella natura ?



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *