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Addio a Franco Di Mare, aveva 68 anni. Era malato di mesotelioma – Orizzonte Scuola Notizie


Il mondo del giornalismo è in lutto per la scomparsa di Franco Di Mare, noto volto del servizio pubblico radiotelevisivo. Di Mare si è spento all'età di 68 anni dopo una lunga battaglia contro una malattia.

Lo ha annunciato la famiglia con una nota: “Abbracciato dall'amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall'affetto degli amici più cari si è spento a Roma il giornalista Franco Di Mare”. Il giornalista, a lungo inviato in teatri di guerra nella ex Jugoslavia, aveva annunciato di avere “un mesotelioma, un tumore molto cattivo”, con una intervista al Corriere della Sera e, in diretta, a Che tempo che fa, su Nove.

Nel suo intervento aveva attaccato anche la Rai, che poi aveva risposto dicendo di non sapere. ”Capisco che ci siano ragioni sindacali e legali, io chiedo lo stato di servizio, l'elenco dei posti dove sono stato per sapere cosa si potrebbe fare. Non riesco a capire l'assenza sul piano umano, persone a cui davo del tu che si sono negate al telefono. Trovo un solo aggettivo: è ripugnante”aveva detto Di Mare.

Nato a Napoli nel 1955, Di Mare ha iniziato la sua carriera giornalistica negli anni '80 entrando a far parte della redazione Rai. Con il suo stile inconfondibile e la sua grande professionalità, è diventato un punto di riferimento per i telespettatori italiani, raccontando con puntualità e imparzialità i principali fatti di cronaca e attualità.

Curatore di numerose inchieste e reportage, Di Mare è stato anche inviato speciale in seguito ai vicini eventi cruciali come conflitti, disastri naturali e vertici internazionali. La sua carriera comincia negli anni '80, con una serie di collaborazioni prima dell'assunzione a L'Unità, presso cui diventa inviato e caporedattore. Nel 1991 Di Mare approda in Rai e dal 1995 diventa inviato Speciale per il Tg2. Nel 2002 il passaggio al Tg1.

Dopo una lunga militanza nei programmi di prima serata del servizio pubblico, Di Mare aveva dovuto ritirarsi gradualmente dalle scene a causa di un'insidiosa malattia che non gli ha però impedito di lavorare fino all'ultimo con grande tenacia e dedizione.

Il cordoglio della Rai

Il cordoglio della Rai attraverso una nota: “La scomparsa di Franco Di Mare è per la Rai, per la quale si è sempre spesa con passione e professionalità, motivo di profondo dolore, al quale si unisce la riconoscenza per quanto fatto nel corso della sua lunga carriera che lo ha spesso visto in prima linea per raccontare coraggiosamente i conflitti nel mondo. Una passione che lo ha accompagnato anche nei programmi condotti successivamente, nei ruoli dirigenziali ricoperti e nell'esperienza del programma di inchiesta “Frontiere” da lui condotto fino al 2023. Ai suoi familiari va il sincero cordoglio della presidente Marinella Soldi, a nome anche del Cda, dell'amministratore delegato Roberto Sergio, del direttore generale Gianpaolo Rossi e dell'Azienda tutta”.

“Sono commosso e conservo nel mio cuore il dolce, faticoso colloquio telefonico avvenuto il giorno successivo alla sua denuncia. Purtroppo non potrò incontrarlo, come ci eravamo ripromessi, ma sarò vicino alla famiglia e in questo doloroso momento prego con loro”. Lo dichiara l'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, commentando la scomparsa di Franco Di Mare.

Che cos'è il mesotelioma

Il mesotelioma maligno è una forma tumorale rara che colpisce principalmente gli uomini, rappresentando lo 0,8% dei tumori maschili e lo 0,3% di quelli femminili in Italia. La sua causa principale è l'esposizione all'amianto, un minerale fibroso resistente al calore le cui minuscole fibre possono essere inalate e danneggiare le cellule, portando allo sviluppo di malattie come l'asbestosi e il tumore polmonare.

L'esposizione all'amianto avviene principalmente sul luogo di lavoro, ma anche l'esposizione ambientale o passiva (ad esempio attraverso i vestiti dei lavoratori) può aumentare il rischio di mesotelioma. Il periodo di latenza tra l'esposizione e la comparsa del tumore è molto lungo, circa 40-50 anni, e il rischio aumenta con la durata e l'intensità dell'esposizione.

Esistono diversi tipi di mesotelioma, tra cui il mesotelioma pleurico (il più comune), il mesotelioma peritoneale, il mesotelioma pericardico e il mesotelioma della tunica vaginale. Ognuno di essi presenta sintomi specifici, come difficoltà respiratorie, tosse, dolore toracico o addominale, perdita di peso, nausea e vomito.

La diagnosi precoce è fondamentale, ma spesso il mesotelioma viene scoperto in stadi avanzati, rendendo il trattamento più difficile. La stadiazione del tumore, basata sui criteri TNM, è essenziale per determinare la terapia più appropriata.

Le terapeutiche includono la chirurgia (spesso a scopo palliativo), la rimozione del liquido opzioni accumulato nelle cavità corporee, la chemioterapia (con farmaci come il cisplatino e il pemeterxed) e, in alcuni casi, la chemioterapia ipertermica intracavitaria.

Nonostante i progressi nella ricerca, il mesotelioma rimane un tumore difficile da trattare, con una prognosi spesso sfavorevole.



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