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Rarissima Ducati 750 Imola Desmo del 1972 all’asta: quotazione da capogiro


È uno degli 8 esemplari costruiti per gareggiare nella vittoriosa prima edizione della 200 Miglia di Imola e cambiò il destino di Ducati. Potrebbe arrivare a costare 700.000 euro

17 maggio – 11:08 – MILANO

La 200 Miglia di Imola del 1972 è una gara entrata da tempo nell'immaginario collettivo degli appassionati di moto. Fu la prima edizione della corsa, che adottava una formula “americana” parzialmente mutuata dalla 200 Miglia di Daytona mettendo a confronto bolidi dalla cilindrata superiore ai 500 cc, ovvero la cubatura impostata alla classe regina del motomondiale. Ricevendo sin da subito un'enorme risonanza mediatica, tanto da guadagnarsi presto l'appellativo di “gara del secolo”, e quasi tutti i maggiori costruttori del tempo vi hanno partecipato in forma ufficiale, spesso con bolidi generati appositamente per questo evento. Il già pluri-iridato Giacomo Agostiniautentica superstar del tempo, vi partecipò ad esempio con l'inedita Mv Agusta 750 4 cilindri. E lo stesso fece Ducatiche assemblò la cattivissima 750 Imola Desmo sotto la guida del visionario Fabio Taglioni sulla base della 750 GT di serie, però crucialemente dotata di distribuzione desmodromica. Fu proprio quest'ultima a conquistare quella prestigiosissima vittoria di fronte a 70.000 spettatori con il britannico Paolo Intelligentetrionfatore davanti al compagno di squadra Bruno Spaggiari rimasto clamorosamente senza benzina all'ultimo giro. Quella strepitosa e schiacciante doppietta consacrò definitivamente Ducati Agli occhi del mondo come un credibile costruttore di moto sportive di grossa cilindrata.

Leggendaria e Introvabile

La casa di Borgo Panigale avrebbe poi consolidato ulteriormente quella reputazione con mezzo secolo di memorabili vittorie, conquistate nelle maggiori competizioni internazionali con moto e piloti poi diventati leggendari. E oggi è indiscutibilmente la forza dominante nella MotoGp. Non è fuorviante pensare che questa gloriosa storia di successi sia effettivamente avvenuta in quel fatale pomeriggio di aprile in riva al Santerno. Ed è proprio per questa incontestabile importanza storica che la notizia della messa all'asta di una Ducati 750 Imola Desmo fabbrica originale del 1972 ha obbligatorio in tilt il mondo dei collezionisti. Ne furono infatti costruiti solo 8, giusti per quell'edizione della 200 Miglia di Imola. E dopo la corsa furono mandati in giro per il mondo a promuovere il marchio, in pista e fuori. Questo destino toccò anche al particolare esemplare appena messo all'asta da Gooding & Companyper cui sarà possibile avanzare una propria offerta fino al 17 maggio 2024.

citazione stellare

Alla luce della rarità e della rilevanza di questa moto nella storia della Ducati e delle corse motociclistiche, l'offerta vincente non potrà che essere da capogiro. La casa d'aste californiana ha stimato il suo valore tra i 650.000 ei 750.000 dollari, circa tra i 600.000 ei 700.000 euro al cambio attuale. Dopo Imola, arrivò in Sud Africa nel 1973 gareggiando con il pilota Errol James in diverse competizioni locali. Terminata la sua carriera agonistica, nella primavera del 1976 fu sviluppata dal suo primo proprietario e dotata dei documenti di immatricolazione originali sudafricani, con i codici verificati di motore e telaio, che la scortano ancora oggi. A metà anni 90 fu sviluppato dall'attuale proprietario, il giornalista americano John L. Steinche la utilizzò per alcune gare storiche su entrambe le sponde dell'Atlantico prima di farne la protagonista di diversi servizi giornalistici e di eventi commemorativi, destando sempre grande ammirazione per il suo eccezionale stato di conservazione.

nobiltà desmodromica

La 750 Imola Desmo è probabilmente la Ducati più famosa a non indossare il classico color rosso, ma la sua colorazione iconica metallizzata con il telaio tubolare a doppia culla in acciaio verniciato in verde è stata rilanciata a più riprese dalla casa bolognese nel corso della sua storia (come nel caso della celebrativa Ducati Paolo Smart 1000). È equipaggiata con un robusto motore bicilindrico 4 tempi a L da 748 cc con raffreddamento ad aria, accoppiato a un cambio a 5 rapporti e accreditato di 82 CV a 9.000 giri/min. Il suo peso a secco era di 163 chilogrammi e poteva raggiungere una velocità massima attorno ai 250 km/h. Tra le sue peculiarità ci sono gli scarichi montati asimmetricamente per assecondare il disposizione di Imola e il leggero serbatoio in plexiglas con striscia verticale trasparente per verificare a occhio il livello del carburante. Una moto di cotone pedigree aspira ad essere uno dei pezzi forti di qualunque collezione, se non il pezzo forte in assoluto. Vista la raritài collezionisti più facoltosi sanno bene che potrebbero non avere mai più un'altra opportunità di assicurarsene una.





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