Istruzione

Stefania Andreoli: “Basta con i genitori troppo protettivi e presenti. La famiglia non è preparata ad affrontare la contemporaneità” – Orizzonte Scuola Notizie


La psicoterapeuta e scrittrice Stefania Andreoli, nel suo ultimo libro “Io, te, l'amore”, esplora le relazioni tra giovani e adulti, mettendo in luce le dinamiche intergenerazionali caratterizzate da responsabilità e ansia, aspettative e paure.

Secondo Andreoli, in un'intervista a Cielo TG24, l'ansia è emersa tra i giovanissimi quando hanno smesso di trasgredire e l'adolescenza ha rischiato di estinguersi. I figli sono diventati “bravi figli”, ammalanadosi di ansia come un “doloroso autosabotaggio” per non realizzare le ambizioni spesso grandiose dei genitori.

Un tema ricorrente nei racconti dei ragazzi sono le aspettative troppo elevate, legate a prestazioni, risultati e paura del fallimento. La pressione arriva sia dalla società che dalle famiglie, che inconsapevolmente trasmettono aspettative implicite sul futuro dei figli, anche quando dichiarano di non averne.

La famiglia contemporanea vive una grande contraddizione: è iperprotettiva e iper-presente, ma allo stesso tempo impreparata ad affrontare la contemporaneità. I genitori, adulti meno dei figli, si affidano a loro per pensare alle questioni importanti, mentre i ragazzi sviluppano un atteggiamento razionale e cerebrale che lascia poco spazio al sentire.

Andreoli invita i genitori a fare un passo indietro, rannunciando all'idea che il figlio sia un loro risultato e una propaggine. Un bravo figlio sarà colui che diventerà se stesso, portando il suo contributo unico e creativo al mondo.



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