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Allenatore Milan, in pole resta Fonseca. Ma nella lista ci sono anche Scaloni e Potter


Sentito il ct argentino. La scelta definitiva a fine mese




Giornalista

18 maggio – 11:50 – MILANO

Fonseca in testa, e valgono i doppi sensi. Paolo Fonseca è nella testa del Milan, che pensa a lui dall'inverno, lo ha valutato come candidato alternativo a Julen Lopetegui e, dopo il no allo spagnolo, lo ha sempre considerato un profilo degno della massima attenzione. E Fonseca è in testa alla corsa per il posto sulla panchina Sud di San Siro. La giornata di ieri ha portato nuovi contatti tra il Milan e l'allenatore del Lilla, che domani si giocherà – 90 minuti, dentro o fuori, nove mesi crudelmente liofilizzati in una serata – la qualificazione alla prossima Champions. Vista la storia di queste settimane, però, si prega di non arrivare a conclusioni affrettate. Fonseca è il favorito per diventare allenatore del Milan a partire da luglio ma le candidature alternative valutate giorno dopo giorno, con contatti anche clamorosi. È un trend della primavera: anche il Bayern dimostra che non sono questi i tempi delle scelte nette, decise, punto-un-allenatore-e-lo-prendo. Il casting è di moda.

scelta reciproca

I tempi, intanto. La nomina ufficiale non arriverà prima della fine della Serie A, questo è praticamente sicuro. Il Milan lo dice da tempo, non vuole parlare di altri allenatori finché sarà in corso la quinta stagione di Stefano Pioli. La decisione non è presa ma ci sono alcuni segnali piuttosto chiari. Il Marsiglia in questi due giorni ha capito che Fonseca non ha intenzione di accettare la sua proposta. E non per caso ha incontrato Sergio Conceiçao, valutato non poco anche dal Milan. Siamo ai giorni delle scelte. Fonseca, se volesse, potrebbe continuare al Lilla, potrebbe andare al Marsiglia ed è stato contattato anche da una squadra molto importante (il Bayern? il Chelsea?): può scegliere. Il Milan però è al centro dei suoi pensieri e sì, è comprensibile: con il Milan tornerebbe in Italia, allenerebbe una squadra dalla storia leggendaria e frequenterebbe la Champions a partire da agosto. Tutto attraente. Il Milan invece lo apprezza perché è un allenatore di idee e buon senso, disposto a cooperare con il club e lavorare con il materiale (giovane) a disposizione.

LUSAIL CITY, QATAR - 18 DICEMBRE: Lionel Scaloni, capo allenatore dell'Argentina, festeggia con il trofeo del vincitore della Coppa del mondo FIFA Qatar 2022 dopo la vittoria della squadra durante la partita finale della Coppa del mondo FIFA Qatar 2022 tra Argentina e Francia allo stadio Lusail il 18 dicembre 2022 nella città di Lusail, Qatar.  (Foto di Julian Finney/Getty Images)

scaloni clamorosi

Il Milan però in queste settimane ha valutato molti altri allenatori e preso informazioni su parecchi profili. Il più clamoroso è Lionel Scaloni, il ct campione del mondo con l'Argentina in Qatar. Il Milan lo considera un allenatore con l'identikit giusto – affascinante, ambizioso, con idee moderne – e lo ha contattato attraverso i suoi agenti. Non ci sono stati appuntamenti, soltanto contatti telefonici, ma l'operazione non sarebbe impossibile. Certo, Scaloni arriverebbe solo a una bella Coppa America (14 luglio) ma sarebbe disposto a lasciare l'Argentina per allenare la prima squadra di club della sua vita.

Chi viene a decidere

A Casa Milan, come si capisce, il brainstorming non manca. La decisione è nelle mani di Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Zlatan Ibrahimovic. Naturale che ci siano idee che nascono da uno dei tre e vengono approvate o non approvate dagli altri. Soluzioni a rischio zero non ci sono con il budget del Milan, che non vuole allenatori da 8 milioni a stagione, e forse non ci sono a prescindere. I contatti e le proposte però non mancano. Marcelo Gallardo ad esempio piace da sempre, soprattutto a Geoffrey Moncada. Gallardo è stato sentito e in questi giorni è impegnato nel processo per liberarsi dall'Al Ittihad. Potrebbe tornare al River o scegliere l'Europa. Di sicuro, conosce l'apprezzamento del Milan.

Graham Potter sarà il nuovo allenatore del Chelsea.  Il 47enne che nelle ultime 3 stagioni ha allenato il Brighton sostituirà l'esonerato Tuchel.  Ecco chiè

gli altri

Graham Potter è un nome considerato e del resto al Milan ha già fatto male nello scontro con il Chelsea nella Champions 2022-23. Potter ha lasciato il Chelsea un anno fa, è fermo e pronto a considerare un'altra avventura. Il Milan lo ha valutato, anche se il favorito ora sembra decisamente un altro, nato in Mozambico il 5 marzo 1973. Allo stesso modo, altri allenatori non sembrano di attualità ma hanno avuto o hanno un posto nelle liste del Milan, che non ha mai fatto mistero – come con i calciatori – di volersi muovere su più profili per poi scegliere.

Graditi e… no

Thomas Tuchel è un profilo sensato, come Christophe Galtier, anche se in queste settimane è stato impegnato nel tira e molla con il Bayern. Roberto De Zerbi è stato contattato – una presa di informazioni – ma non si è arrivato a un'offerta, anche perché i 14 milioni al Brighton certo non invogliano. Thiago Motta ha fatto sapere di avere altri piani, mentre con Conte e Allegri non sono stati considerati in linea con il progetto-Milan. Un casting lungo e complesso. Infinito? Beh, no, un termine c'è: entro fine mese, si chiude.





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