In corsia o sul ring, la mia vita a combattere. Anche contro burocrazia, razzismo e ignoranza
Pamela Malvina Noutcho Sawa, infermiera a Bologna, ha scoperto la boxe per caso, è diventata campionessa europea e si racconta a Sportweek: “Mi piace Clarissa Shields, una che si lascia andare. Un turno al Pronto Soccorso è molto più duro di un incontro . L'Italia? Un Paese strano, ti accoglie ma non ti dà l'anima, e lo ius sanguinis mi fa pensare al Medioevo”
Spiaggia Vacanze alla Bolognina. Pamela Malvina Noutcho Sawa, campionessa europea Ebu Silver dei pesi leggeri, fa l'infermiera al Pronto Soccorso dell'ospedale maggiore di Bologna, e le settimane prima dei match deve prendersele di ferie per arrivare pronta sul ring. Non è giusto, uno pensa. Non è la sola cosa non giusta nella storia di una delle pugili più forti d'Italia, nata in Camerun e arrivata a Perugia quando aveva 8 anni “e vedevo l'Europa come la vede un bimbo in tv, tutto è perfetto, tutti sono felici, a dicembre arriva Babbo Natale col suo sacco pieno di giocattoli…”.