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Visita di Papa Francesco a Verona, oltre 10.000 fedeli all'Arena – RTL 102.5



Oltre 10.000 i fedeli hanno partecipato questa mattina all'incontro “Arena di Pace- Giustizia e pace si baceranno”, all'Arena di Verona, momento clou della visita di Papà Francesco nella città scaligera. Il terzo appuntamento per Bergoglio giunto questa mattina in elicottero nell'antistadio del Bentegodi, dove è stato accolto dal vescovo Domenico Pompili, dal presidente del Veneto, Luca Zaia, dal sindaco Damiano Tommasi, e dal presidente della Camera Lorenzo Fontana. Per il Santo Padre la prima tappa è stata alla Basilica di San Zeno dove ha prima incontrato sacerdoti e religiosi e poi si è intrattenuto con bambini e ragazzi all'esterno della chiesa.

L'incontro con i fedeli all'Arena

Il momento più intenso però è stato tutto'Arena di Verona dove il Santo Padre è tornato a parlare dei tanti conflitti che insanguinano il mondo. “La cultura fortemente marcata dall'individualismo rischiando sempre di far sparire la dimensione della comunità – dove c'è individualismo forte sparisce la comunità, e questo forse è la radice delle dittature” ha dichiarato Bergoglio rispondendo alle domande di alcuni rappresentanti dei diversi Tavoli di lavoro. Il Pontefice si è rivolto a Mahbouba Seraj, venuta ad Arena 2024, da Kabul in Afghanistan, assieme a Giulia Venia del gruppo di lavoro sulla democrazia. ''Chi ricopre un ruolo di responsabilità in un'istituzione politica, oppure in un'impresa o in una realtà di impegno sociale, rischiando di sentirsi investito del compito di salvare gli altri come se fosse un eroe. E questa avvelena l'autorità. E questa è una delle cause della solitudine che tante persone in posizione di responsabilità confessano di sperimentare, come pure una delle ragioni per cui siamo testimoni di un crescente disimpegno'', ha affermato Papa Francesco. Se c'è vita, se c'è una comunità attiva, se c'è un dinamismo positivo nella società, allora ci sono anche conflitti e tensioni. È un dato di fatto: l'assenza di conflittualità non significa che vi sia la pace, ma che si ha smesso di vivere, di pensare, di spendersi per ciò in cui si crede”, ha aggiunto. Il momento più toccante quando il Pontefice ha abbracciato l'israeliano Maoz Inonal quale sono stati uccisi i genitori da Hamas il 7 ottobre, e il palestinese Aziz Sara, al quale l'esercito israeliano ha ucciso il fratello, ora amici e collaboratori, applauditi all'Arena con una standing ovation. “Credo non ci sia bisogno di dire niente“, ha commentato il Papa. Chiudendo l'incontro, Francesco ha ribadito il suo appello per la pace. Non seminiamo morte, distruzione, paura. Seminiamo speranza! È quello che state facendo anche voi, in questa Arena di Pace. Non fermatevi. Non scoraggiatevi. Non diventate spettatori della guerra cosiddetta 'inevitabile'.

La visita al carcere

Dopo il lungo abbraccio dei fedeli all'Arena di Verona, Papa Francesco si è recato nel carcere di Verona per incontrare i detenuti e le detenute dell'Istituto. Oltre 500 i posti allestiti nel campo sportivo della struttura. Alcuni reclusi hanno preferito non essere presenti per evitare di essere ripresi dalle telecamere. Il Santo padre, a proposito dei suicidi in carcere, ha espresso dolore e ha invitato i detenuti a non abbandonarsi allo sconforto, “a guardare alla porta della speranzaPrima di recarsi allo stadio Bentegodi per la messa di fronte a 31mila persone, Bergoglio ha modificato il programma: al Vescovado ha dedicato una breve visita all'anziana madre del vescovo Mons. Domenico Pompili.



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