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Emergency, trent’anni di impegno per curare le vittime delle guerre, delle mine, della povertà



Trent'anni di impegno quotiduano dlala parte dei più deboli, degli invisibili, in ogni angolo del mondo, per offrire cure medico-chirurgiche alle persone che soffrono le conseguenze delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà, promuovendo contemporaneamente una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

La Ong Emergency ha festeggiato i suoi primi tre decenni di vita con una giornata di festa presso la sua sede a Milano, con eventi per adulti e bambini, musica e street food. Fra le iniziative proposte, il laboratorio di pianoforte per bambini dai 7 agli 11 anni con il Festa con pianoforte giocattolograzie ai docenti della Scuola di Musica Ricordi. E poi lo spettacolo teatrale La valigia di Kumba, per i bambini dai 9 anni, una produzione di Emergency in collaborazione con Il Teatro delle quisquille. In esclusiva per i 30 anni dell Ong, il drammaturgo Davide Enia ha interprato il monologo scritto da lui Roberto Baggioin collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa.

Dal maggio del 1994 a oggi, Emergency è intervenuta in 20 Paesi, costruendo ospedali e strutture sanitarie nei luoghi più difficili, curando gratuitamente oltre 13 milioni di persone e facendo conoscere l'unica verità della guerra: 9 volte su 10 le vittime dei conflitti sono civili. In un mondo che continua a essere martoriato dalle guerre, dove non vengono rispettati i diritti fondamentali e dove le disuguaglianze sono all'ordine del giorno, le parole di Gino Strada, fondatore della Ong, continua ad essere d'ispirazione: «Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è una cosa che riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi».

Attualmente Emergency lavora in Iraq, con un centro di riabilitazione e reintegrazione sociale a Sulaimaniya, in Afghanistan con 42 posti di primo soccorso, due centri chirurgici per vittime di guerra a Kabul, Lashkar-gah e un centro chirurgico e un centro di maternità ad Anabah ; in Sudan, con il centro Salam di cardiochirurgia a Khartoum, le cliniche pediatriche di Khartoum e Port Sudan e un ambulatorio cardiologico ad Atbara; in Eritrea con un ambulatorio cardiologico; in Uganda con un Centro di chirurgia pediatrica a Entebbe; in Sierra Leone, con un Centro chirurgico e pediatrico, con la Life Support nel Mar Mediterraneo e in Italia, con ambulatori e sportelli sociosanitari da Nord a Sud del Paese.

La missione di Emergency si realizza anche attraverso la promozione di una cultura di pace. Ogni anno l'organizzazione incontra circa 70 mila studenti e docenti nelle scuole di ogni ordine e grado, organizza spettacoli teatrali, mostre, documentari, eventi, campagne su tutto il territorio nazionale. Da tre anni, organizza un Festival dedicato alle idee che ispirano il suo lavoro, dall'abolizione della guerra al diritto alla salute, alle migrazioni con operatori umanitari e ospiti provenienti dal mondo della cultura e del giornalismo.

Informazioni: www.emergenza.it

(Nella foto di Davide Preti: la festa del 19 maggio nelle sedi di Emergency a Milano)





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