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Ganz: “Pioli, lavoro eccellente, va ringraziato. Davanti serve uno che faccia la differenza”


Tante vecchie conoscenze rossonere – fra cui Pippo Inzaghi – all'11° Memorial Claudio Lippi. Marco Amelia: “Il prossimo centravanti? Mi fido di Ibra”

Francesco Albanesi

20 maggio – 22:48 – MILANO

Inzaghi, Abbiati e Brocchi allenatori, Amelia in porta, Rolando Bianchi in attacco e Legrottaglie in difesa. Al Vismara, sotto il diluvio, va in scena una partita tra vecchie glorie di Serie A e non solo in occasione dell'undicesima edizione del memoriale “Claudio Lippi”, storico giornalista di Milan Channel scomparso nel marzo 2013. Il Diavolo ha voluto omaggiarlo con una partita “in famiglia”, rossoneri contro bianchi. Presenti anche diversi personaggi dello spettacolo, come Drillionaire, Francesco Aquila, vincitore di Masterchef, e Francesco Mandelli.

la partita

Al termine dei 40 minuti previsti, il Milan rossonero, guidato a sorpresa da Pippo Inzaghi (“Purtroppo non gioco, mi sono stirato”), si è imposto per 3-1 grazie alla doppietta di Jacopo Rossini e al gol dell'ex Torino Rolando Bianchi. Alla squadra in maglia bianca a nulla è servita la rete di Federico Brocchi, figlio di Christian, presente in panchina e devoto a ricordare Lippi: “Era un grande amico, oltre che giornalista. La simpatia è sempre stata il suo forte”. Inzaghi l'ha definito “uno di noi”, per Ganz “Claudio era anche un grande giocatore”.

Amelia e Ganz

Nonostante i tre gol subiti e diverse parate, Marco Amelia, oltre a spendere parole in ricordo di Lippi, si è anche soffermato sull'attualità legata al Milan: “Il campionato è stato buono, è una squadra ben formata e la rosa è forte. Di sicuro servirà un attaccante, di Ibra mi fido”. Sul tema allenatore, l'ex portiere non fa nomi, anzi: “Per me il lavoro di Pioli è stato eccellente. Il club è solido, ma ai tifosi serve chiarezza”. La pensa allo stesso modo anche Maurizio Ganz: “Pioli va ringraziato. Mi ricordo quando è arrivato, in un momento storico complicato, ha risistemato l'ambiente, ricompattato il gruppo e vinto un campionato. Quest'anno la stagione è stata grandiosa, forse nelle coppe si poteva fare meglio. Più che guardare al futuro, guardiamo a quello che è stato fatto nel passato”. La chiosa sul dopo Giroud è chiara: “Sesko o Zirzkee? Non importa, serve uno che faccia la differenza”.





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