Guerra Ucraina – Russia, le news di oggi. Salvini: “Con vittoria Trump speranza di pace in Ucraina”. Nyt: Fbi licenzia gli informatori legati alla disinformazione russa
Un “usurpatore” e un “obiettivo militare legittimo” per la Russia. Questo, secondo l'ex presidente Dmitry Medvedev, è ormai Volodymyr Zelenskyj, che conclude il suo mandato da presidente senza che si possano potute tenere le elezioni. Sul campo non accenna a fermare l'avanzata delle truppe russe, che nelle ultime ore hanno rivendicato la conquista di un altro villaggio nella regione di Lugansk. Dopo l'invasione dai confini nord-orientali, che ha portato secondo Mosca alla conquista di una dozzina di villaggi nella regione di Kharkiv, la pressione è ripresa nel Donbass. Austin chiede agli alleati uno sforzo per la difesa aerea dell'Ucraina.
Polonia, Tusk: arrestati nove 'sabotatori' ingaggiati da Mosca
Nove persone sono state arrestate in Polonia con l'accusa di aver compiuto attacchi di sabotaggio ordinati dalla Russia. Lo ha detto il primo ministro polacco Donald Tusk all'emittente Tvn24. “In questo momento abbiamo nove sospetti arrestati e accusati di coinvolgimento diretto in attacchi di sabotaggio in Polonia su richiesta dei servizi russi: si tratta di percosse, incendio doloso e tentato incendio”, ha detto Tusk specificando che gli arrestati sono mercenari o membri della malavita e includono cittadini di Polonia, Ucraina e Bielorussia.
Salvini: “Con vittoria Trump speranza di pace in Ucraina”
“Se il conflitto” in Ucraina “sarà ancora in corso, una grande speranza di ritorno alla pace passa attraverso la vittoria di Donald Trump alle elezioni negli Stati Uniti d'America, se vincono i repubblicani la porta si riapre”. Lo ha detto Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, parlando a Firenze. “Solo la Lega può sostenere oggi un'idea che per il politicamente corretto del mainstream italiano è controvento, perché badate bene, a sinistra mai nella vita lo diranno, ma anche nel centrodestra i nostri alleati, o per prudenza, o per pudore, o per incertezza, non possono dirlo con la chiarezza con cui lo diciamo noi”.
Cpi, media russi: per Usa vale per Mosca ma non per Israele
Russia e Israele non sono membri della Corte penale internazionale, ma quest'ultima può estendere la propria giurisdizione solo alla Russia. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, secondo quanto si riferisce a Ria Novosti. Secondo il diplomatico, la giurisdizione del Cpi si estende solo ai casi in cui una delle parti in conflitto sia membro dell'organismo. Nel caso di Israele e Palestina, secondo il rappresentante del Dipartimento di Stato, la giurisdizione Cpi non si applica a nessuna delle parti, e nel caso di Ucraina e Russia, Kiev riconosce la giurisdizione del tribunale. Secondo Miller, Israele esprime la volontà di collaborare con l'autorità, ma la Russia no, il che rende le situazioni “fondamentalmente diverse”.
“Fbi licenzia gli informatori legati alla disinformazione russa”
L'Fbi ha tagliato i rapporti con alcuni informatori e ne ha messi in guardia altri in seguito ai timori che siano legati alle operazioni di disinformazione russa. Lo riporta il New Tork Times citando diversi funzionari americani, secondo i quali la decisione ha fatto seguito a un'inchiesta interna condotta nel 2020 e nel 2021, dopo le elezioni presidenziali.