Ricette

L’enoteca online Etilika apre una sezione dedicata ai «vini senza alcol»



Se un'enoteca – seppur online – annuncia di aprire un'intera sezione dedicata ai vini dealcolati allora la faccenda si fa seria. E la riflessione che viene da fare alla notizia che Etilikatra le principali enoteche online d'Italia con oltre 14mila recensioni certificate e più di 4mila referenze in catalogo ma, soprattutto, azienda basata a Roma e che in tre anni è passata da 200mila euro di fatturato del 2019 ai 4 milioni del 2022, ha deciso di dedicare un'intera sezione del proprio catalogo ai prodotti dealcolati: ovvero vini naturalmente ma anche birre fino a gin e limoncello rigorosamente senza alcol.

Col lancio di questa nuova sezione Etilika vuole confermarsi nel proprio ruolo di leader con forte propensione all'innovazione del mercato on line del drink di qualità e osare così il proprio contributo per favorire un consumo sempre più responsabile e accessibile a tutti.

La selezione delle proposte che sarà presentata al mercato nella sezione dedicata è stata messa a punto dai sommelier ed esperti di Etilika che hanno assaggiato le migliori bottiglie disponibili per offrire un primo nucleo del “no alcol best of” già disponibile nell'enoteca on line. Oltre ai vini bianchi, rossi, spumanti e rosè a ridotto contenuto di alcol se non del tutto alcool free saranno presenti analcolici al gusto gin e limoncello. I produttori selezionati sono brand noti del comparto del vino e degli alcolici convenzionali: si va infatti da Barone Montalto a Canella, da Franclizer a Hoffstatter, da Pallini a Tanqueray e Zaccagnini.

Secondo una recente ricerca dell'Iwsr i consumatori medi dei prodotti dealcolati sono soprattutto i giovani: Millennial e Gen Z e questo perché le persone con un'età compresa tra 18 e 40 anni sono quelle più attente al tema della salute. I mercati che appaiono più in crescita per i prodotti NoLo, no Alcohol o Low Alcohol sono Stati Uniti, Sudafrica e Brasile. Negli Usa in particolare il segmento sta registrando un vero e proprio boom tanto che secondo una recente stima dell'Unione italiana vini il segmento dei vini a basso contenuto alcolico già vale circa un miliardo di fatturato.

«L'apertura di una sezione dedicata ai prodotti dealcolati – ha commentato il co-fondatore di Etilika, Michele Trotta – mostra il nostro costante impegno per anticipare i trend del mercato. Nel mondo questa tendenza è ormai affermata, mentre l'Italia si sta affacciando solo ora, quindi essere tra i primi a dare rilevanza a questi prodotti con una sezione dedicata è per noi un ulteriore elemento distintivo. Questa nuova proposta si inserisce perfettamente nella nostra filosofia che prevede offerte ricercate tra fine wine, etichette premium e la valorizzazione dei territori e delle specificità del nostro made in Italy. Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto diverse richieste di dealcolati sia da nostri clienti del mondo della ristorazione che da privati ​​ed abbiamo percepito un potenziale mercato crescente che, oltre agli astemi, interessa donne in gravidanza, persone con condizioni di salute specifiche, chiunque per lavoro o per sicurezza deve evitare l'assunzione di alcolici senza sacrificare buona parte del gusto legato al prodotto fino a chi non può assumere alcolici per motivi religiosi. Devo ammettere che il mio scetticismo iniziale è stato superato da una serie di assaggi piuttosto sorprendenti indice della grande cura e attenzione che diversi produttori hanno iniziato a dedicare al settore».



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