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Motta, palla in tribuna: “Parlerò col presidente e vi faremo sapere, ora mi godo la festa”


Il tecnico rossoblù resta sulla posizione dei giorni scorsi: “Del futuro parleremo internamente, quello che decideremo lo comunicheremo insieme”. Ed esalta Calafiori che dice: “Grazie Bologna e grazie mister. Il futuro? Non so niente”

Giornalista

20 maggio 2024 (modifica alle 23:34) – MILANO

Era l'uomo copertina, alla guida della squadra che ha portato alla Champions League contro la squadra che lo vuole al timone per la prossima stagione: Thiago Motta si è goduto la festa di fine partita per la qualificazione europea insieme ai suoi giocatori sotto la pioggia del Dall'Ara e quando a favore di telecamere Skorupski ha detto “Mi auguro che restiamo con noi”, ha dribblato le domande sul suo futuro come sempre: “Abbiamo fatto una grande stagione fino a oggi insieme… Sono completamente d'accordo con Skorupski quando dice che abbiamo creato un grandissimo gruppo in cui tutti hanno dato il loro contribuiscono perché questa squadra arriva a giocare in questo modo e possa avere questi risultati”.

l'incontro col presidente

E, incalzato, Thiago Motta ha buttato palla in tribuna come faceva raramente da giocatore, ripetendo il ritornello dei giorni scorsi su quando e come comunicherà la sua scelta: “Oggi è un giorno di grande festa per il Bologna e dobbiamo goderci il momento insieme. Del futuro parleremo internamente con il presidente e quello che decideremo lo comunicheremo insieme, adesso è il momento di goderci la festa e questo momento bellissimo del Bologna”. Chiamato al microfono di Dazn a dare il suo identikit del suo giocatore moderno, ha risposto: “Il giocatore che fa un ruolo solo dev'essere un fenomeno, deve fare la differenza. Altrimenti deve essere capace con intelligenza calcistica di interpretare altri ruoli anche durante la partita, muoversi, trovarsi in posizioni del campo diverse”.

calafiori

Sembra il ritratto di Calafiori, grande protagonista della serata con la doppietta, e anche lui sul taccuino della Juventus: “Riccardo può fare tutto perché è coraggioso, crede in se stesso – dice Motta -. Mi ricordo quando è arrivato come terzino e alla fine noi da fuori possiamo cercare di proporre qualcosa ma è il giocatore che deve essere convinto. Bene, lui non è uno che deve essere spinto ma frenato ogni tanto, e questa è una cosa bella, con giocatori così è molto più facile”. Calafiori poco prima aveva detto: “Una stagione memorabile, non per me ma per tutti”, con parole che non vogliono essere di saluto, però… “Grazie grazie grazie, dal primo giorno mi hanno accolto benissimo, anche durante i periodi più brutti sono stati bravissimi”. E su Thiago Motta: “Devo solo ringraziarlo, come tutto lo staff ei compagni: il gol lo cercavo per tutta la stagione, alla fine sono arrivati ​​due”. E sul futuro dell'allenatore: “Non lo so, non so niente, non so neanche se rimane”. Ma in verità non si sa neanche se rimane lui, Calafiori. E la possibile destinazione è la stessa.





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