Cannes, Premio Robert Bresson Speciale a Eugène Green
Il regista franco-americano Eugène Green ha ricevuto il Premio Robert Bresson Speciale durante la settantasettesima edizione del Festival di Cannes. L'occasione è stata quella di commemorare i venticinque anni dalla morte del maestro francese, nella sua patria. Il riconoscimento è promosso dalla Fondazione Ente dello Spettacolo insieme al Dicastero per la Cultura e l'Educazione e al Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.
Nella motivazione si legge: “Per l'incessante e coerente ricerca di una forma cinematografica autentica, rispettosa della verità dell'uomo e delle cose. Un'ideale tensione al bello, figlia di un'idea metafisica della settima arte: il cinema per lui è parola fatta immagine”. Il Premio è stato consegnato da monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione: “Un riconoscimento a quel regista che sa scavare l'umano per trovare la possibilità della speranza, della comunione. Non è un premio religioso, cristiano, è un premio cattolico, nel senso etimologico del termine, che sa abbracciare il mondo, l'universale, non un'identità precisa, escludente”.
Per l'occasione è stato chiesto a Mylène Bresson, la vedova di Robert Bresson, di identificare l'erede del cinema di suo marito. La sua scelta è stata per Green, perché: “I suoi film testimoniano il difficile cammino di senso e della spiritualità nella nostra vita. L'essere stato influenzato da Bresson non gli ha comunque impedito di trovare una chiave propria espressiva”.
Per Green l'Italia è una seconda patria, per l'influenza che l'arte rinascimentale e barocca ha avuto su di lui, oltre che sul cinema italiano. Commosso, ha fatto una profonda riflessione sulla cultura: “Non può esistere senza la spiritualità. Anche per questo penso che l'Europa sia in crisi, perché si vorrebbe un pensiero unico, senza accettare il diverso. Con il mio cinema cerco di ripristinare una dimensione più alta, religiosa e non solo, al nostro continente”.
(Foto di Karen Di Paola)
