Ue: entro l’anno per l’Italia stop al gas russo dall’Ucraina
L'Italia – con Slovacchia, Austria e Ungheria – è tra i Paesi Ue che entro la fine dell'anno dovrà trovare alternative al gas russo. «Ci sono tre o quattro Stati membri che attualmente ricevono il gas» russo «attraverso il transito dall'Ucraina», ha confermato durante il briefing con la stampa il portavoce della Commissione europea responsabile per le questioni energetiche, Tim McPhie, rispondendo a una domanda sull'accordo trilaterale sul transito del gas russo attraverso la rotta ucraina. L'accordo scadrà alla fine di quest'anno e la Commissione Ue ha chiarito che non ha intenzione di rinnovarlo oltre.
Con il pompaggio dal gasdotto NordStream in sospeso, la rotta ucraina è al momento l'unica via di transito verso l'Unione europea: Slovacchia e Austria sono i principali importatori di gas russo attraverso questo passaggio, ma anche l'Ungheria e l'Italia ricevono il gas russo da questa via. Il portavoce ha poi chiarito nel 2021 l'Ue ha ricevuto il «45% delle nostre importazioni di gas dalla Russia, nel 2022 siamo scesi al 24%, mentre nel 2023 abbiamo ricevuto il 15% delle nostre importazioni di gas» da Mosca.