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Xabi Alonso: “Atalanta forte, ma so quanto valiamo. Imbattuti? Ho buone sensazioni…”


L'allenatore del Bayer Leverkusen ha presentato la sfida con la Dea: “In una finale la prima cosa è la mentalità, dobbiamo rimanere uniti. Sarà un onore sfidare Gasperini”

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

21 maggio – 21:10 -LONDRA

Una finale è una finale, imprevedibile per natura. E l'Atalanta è “una squadra così speciale in quello che fa che solo studiandola impari qualcosa”. Xabi Alonso e il suo Bayer, però, non hanno nessuna intenzione di smettere di essere Neverlusen, la squadra che non perde mai, proprio nel giorno della finale di Europa League. A Dublino, il tecnico si è presentato alla conferenza stampa della vigilia con la faccia rilassata di chi sa di giocarci tanto ma ha fiducia in quello che ha costruito: non solo la squadra campione di Germania, ma una che nelle 51 partite giocate quest'anno non ha mai perso.

atalanta

Xabi Alonso parla dell'Atalanta con rispetto e ammirazione. “Negli ultimi 5 anni con Gasperini hanno avuto un'identità chiara – dice il tecnico che ha trascinato il Leverkusen al primo titolo della sua storia -. I giocatori sanno bene cosa ci si aspetta da loro e cosa devono fare in campo, e questo ha portato tanto successo. E l'Atalanta è una squadra che continua a fare progressi, che gioca in un modo unico. Sarà la prima volta che incontrerò Gasperini, sarà un onore perché è un tecnico con grande esperienza e grande personalità. Abbiamo lo stesso sistema di gioco, vero, ma conta soprattutto la qualità dei giocatori e come interpretano la situazione. E loro hanno tanti modi per metterci in difficoltà. Conterà soprattutto come giocheremo in fase di non possesso, come reagiremo ai loro attacchi. In una finale però la prima cosa che importa è la mentalità: dobbiamo rimanere uniti, rispettare quello che siamo stati per tutto l'anno, quello che ci ha permesso di vincere”.

imbattuti

Il Bayer lo ha fatto così tanto che non ha mai perso. In campionato, dove ha dominato. In Europa League, dove ha mostrato più che in altre competizioni quella clamorosa capacità di reagire, di ribaltare le partite anche nel finale, di cui ha fatto le spese anche la Roma. “È la fiducia che abbiamo in noi stessi che ci ha permesso di andare avanti, di arrivare fino a questo punto – ha spiegato -. Sappiamo che abbiamo sempre una possibilità, che possiamo creare qualcosa in qualsiasi momento e questa fiducia, questa convinzione, è stata essenziale per quello che abbiamo fatto quest'anno. L'aspetto mentale è quello in cui abbiamo fatto la crescita maggiore in questa stagione: abbiamo fiducia, crediamo nei nostri principi ed è quello che ci ha permesso di vincere”.

finale

– Il Bayer non ha solo vinto: non ha mai perso, uno dei motivi per cui arriva a questa finale da favorito, anche se, come ha ricordato Granit Xhaka in conferenza stampa accanto a Xabi Alonso, “in finale non ci sono favoriti: se come l'Atalanta hai battuto il Liverpool e il Marsiglia merita di essere a questo punto. Li abbiamo studiati, li conosciamo bene, ma dobbiamo prima di tutto pensare a noi stessi. E dopo 90' vedremo cosa succederà”. Il Neverlusen, dopo 90', quest'anno non è mai rimasto deluso. L'Atalanta spera di essere la prima a riuscirci: con l'Europa League in palio, conterebbe doppio.





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