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Giro 1913: Oriani e il trionfo rosa, senza mai vincere una tappa


Quinta edizione del Giro: il 22 maggio il milanese ottiene un secondo posto decisivo nella nona frazione. Trionferà senza essere mai arrivato primo

La quinta edizione del Giro d'Italia si dipana in 9 tappe tappe, distribuite nell'arco di 16 giorni. L'ultima si corre da Rovigo a Milano: 321,5 chilometri. È giovedì 22 maggio ea vincere è un milanese doc, il ventinovenne Eberardo Pavesi, detto l'Avocatt, che batte allo sprint un altro milanese, Carlo Oriani. Per Pavesi è la quarta vittoria al Giro e anche l'ultima della carriera.

un punto

Oriani, dal canto suo, conquista il Giro, l'ultimo che viene assegnato tramite una classifica a punti. Nato a Cinisello Balsamo il 5 novembre 1988, operaio in una fabbrica di caldaie, soprannominato “El Pucia”, per la sua abitudine a ripulire il piatto con una mollica di pane, Oriani non vince nessuna tappa ma conquista la vittoria finale in virtù della sua regolarità: centra infatti tre secondi posti, un terzo, due quarti, un quinto, un settimo e un nono posto. Balza in testa alla penultima tappa, quando sorpassa Giuseppe Azzini, che nell'ultima frazione non riesce nemmeno a entrare tra i primi 10, così che si fa superare anche da Pavesi sul secondo gradino del podio finale.

eroe

Peraltro Oriani avrebbe vinto anche qualora la classifica generale si fosse composta con il tempo impiegato per portare a termine le nove tappe. Concludiamo infatti i 2932 chilometri in 111 ore, 8 minuti e 57 secondi, lasciando Azzini a 22'53”. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale ne condizionò la carriera e il conflitto gli costò poi la vita, a soli 29 anni. Si ammalò infatti di polmonite per aver attraversato il Tagliamento a nuoto durante la ritirata di Caporetto nel tentativo di portare in salvo un commilitone.



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