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Pregare Maria con i santi e i beati


Il condirettore di Famiglia Cristiana e Maria con te Luciano Regolo.

Con il numero 21 in uscita domenica 26 maggio, una sorpresa è pronta ad accogliere i lettori di Maria conte in edicola o in parrocchia: il primo libretto della serie Preghiamo Maria con santi e beati. Sì tratta di dieci agili volumetti ognuno dei quali ha per protagonista un modello di fede e il suo legame spirituale con la Vergine. A ogni testo è allegata una pregevole immaginetta, raffigurante il santo o il beato con la Madonna e sul retro una preghiera o una meditazione per invocare Maria sul suo esempio.

Luciano Regolo, direttore di Maria conte e Famiglia Cristiana, ha ideato e curato l'intera collana «con l'idea di esplorare qual è stato il sentimento di alcune figure importanti nella Chiesa nei confronti di Maria e di far emergere la loro vera devozione mariana. Quale migliore guida dei santi per insegnarci come rivolgerci a Maria e come lasciarsi guidare da Lei che ci porta sempre a Gesù?».

Il primo santo in ordine di uscita è il patrono d'Italia, Francesco d'Assisi. Una scelta dettata da qualche motivo specificamente mariano? «Nell'apostolato del Poverello di Assisi si può constatare che lodava in Maria proprio il fatto di aver donato al mondo Gesù e quindi di aver permesso al Dio grande di diventare piccolo, fragile come un bambino per salvarci. Del resto, la spiritualità francescana nasce proprio in un luogo mariano, che lui ricostruisce: la Porziuncola».

«C'è in Francesco anche una certa lungimiranza», prosegue il condirettore, «che gli fa intuire la verità di Maria Madre della Chiesa, poi affermata dal Vaticano II e alla quale papa Francesco dedicherà una festa liturgica, il giorno dopo la Pentecoste» . A proposito del Papa, il legame tra lui e il santo sembra andare oltre il nome: «La devozione mariana di papa Francesco è proprio nello stesso segno: entrambi vedono in Maria la prima Discepola del Signore proprio perché lo ha portato in sé, ce lo ha donato e l'ha seguito. Lei ci guida a questa gioia della verso chi soffre».

Uno dei volumi della serie dedicato a San Giovanni Paolo II.

Uno dei volumi della serie dedicato a San Giovanni Paolo II.



Questo legame tra santità e devozione mariana è riscontrabile nelle altre figure della collana: «Scopriamo

che alcuni santi giovani, o addirittura bambini, come Jacinta e Francisco Marto, hanno modulato la loro breve vita su Maria», spiega Regolo. «Nelle testimonianze lasciate dalla terza veggente di Fatima, Lucia dos Santos, emergono in modo impressionante come i due anche nella loro breve esistenza hanno modificato il loro carattere. Per esempio Jacinta, che era orgogliosa e permalosa, diventa capace di offrire ogni sofferenza

e ogni avversità per la salvezza delle anime, perché ha appreso direttamente dalla scuola di Maria che il suo Cuore Immacolato batte all'unisono con quello di Gesù proprio nel disegno di salvare tutte le anime, di impedisce che nessuna delle pecorelle si smarrisca».

Un altro esempio di autentica devozione, maturata in tempi e modi diversi, è fornito dal beato fondatore del santuario di Pompei, Bartolo Longoche «mostra come il richiamo di Maria possa agire in modo potente: lui, che era dedito all'occultismo ed era anticlericale, è passato a essere il primo paladino

del Rosario, ha contribuito enormemente alla diffusione del culto mariano e specialmente anche della recita del Rosario».

Questa collana diventa allora «un'opportunità per cogliere da questi fari di fede un insegnamento su come dedicarsi alla preghiera, su come invocare Maria e con quale finalità, pur nella varietà delle figure proposte».

Da Giovanni Paolo II a madre Teresa di Calcutta a Chiara Corbellavariano le epoche e anche l'età dei protagonisti, «ma la vera devozione mariana è la stessa e ha il compito di portare sempre a Cristo e al suo insegnamento, l'amore per il prossimo».





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