Istruzione

“Sono solo parole…”: un anno di educazione emozionale contro la violenza di genere in una scuola di Novara – Orizzonte Scuola Notizie


Una panchina rossa dedicata a Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, è stata inaugurata ieri mattina nel cortile dell'Ipsia Bellini di Novara, segnando la conclusione del progetto “Sono solo parole…”.

L'iniziativa, durata un intero anno scolastico, ha coinvolto studenti e docenti in un percorso di educazione emozionale finalizzato alla promozione della parità di genere.

Il progetto, ideato dalle docenti Eloisa Aquilina, Mariacristina Rossari e Mariantonietta Prisco, ha affrontato il tema della violenza di genere attraverso un'analisi critica del linguaggio comune, spesso intriso di stereotipi e discriminazioni. Gli studenti hanno realizzato bozzetti di borse e testi, mentre l'istituto Nervi ha contribuito con la creazione di pigotte, bambole di pezza che rappresentano le donne vittime di violenza.

L'iniziativa ha visto anche la partecipazione dell'associazione “Liberazione e speranza” e di “Viva Vittoria”, che ha ricordato l'importanza di sostenere i centri antiviolenza del territorio.

Un appello alle istituzioni

Durante l'inaugurazione della panchina rossa, gli studenti hanno lanciato un appello alle istituzioni locali, chiedendo l'attivazione di percorsi di educazione alla relazione di genere in tutte le scuole della provincia di Novara. L'obiettivo è rendere questi percorsi strutturali, al fine di prevenire e contrastare la violenza contro le donne, come raccomandato dalla Convenzione di Istanbul del Consiglio d'Europa.

Un progetto per educare all'emozione e alla parità

Il progetto “Sono solo parole…” si è posto come strumento di educazione emozionale, affrontando il tema della violenza di genere sotto diversi aspetti: economico, psicologico e sessuale. Attraverso un'attenta analisi, i giovani studenti sono diventati promotori di attivit del cambiamento, sensibilizzando i loro coetanei e la comunit.

La violenza di genere: un problema strutturale

La violenza contro le donne è un problema strutturale che richiede un impegno costante da parte di tutti. L'educazione alla relazione di genere rappresenta uno strumento fondamentale per prevenire e contrastare questo fenomeno, promuovendo una cultura del rispetto e dell'uguaglianza.

L'importanza dell'educazione

Il Consiglio d'Europa riconosce il ruolo centrale del sistema educativo nella lotta alla violenza di genere. Inserire nei programmi scolastici argomenti come la parità tra donne e uomini, il contrasto agli stereotipi di genere e la risoluzione pacifica dei conflitti interpersonali è essenziale per formare cittadini consapevoli e responsabilità.

Un impegno per il futuro

L'appello lanciato dagli studenti dell'Ipsia Bellini di Novara rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla violenza di genere. La richiesta di percorsi di educazione alla relazione di genere in tutte le scuole del territorio è un segnale di speranza per un futuro in cui la parità e il rispetto saranno valori condivisi da tutti.



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