Economia Finanza

Bce, crescita record dei salari nell’Eurozona a +4,7%



La crescita delle retribuzioni oggetto di rinnovo si è attestata al 4,7% nel primo trimestre 2024 su base annua contro il +4,5% registrato nei tre mesi precedenti. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dalla Bce. La crescita dei salari è dunque tornata ai livelli del terzo trimestre 2023 quando si era registrato un rialzo del 4,7%. Questo dato, spiega la Bce in un comunicato, indica che la crescita delle retribuzioni oggetto di rinnovo è rimasta elevata nell'area euro.

Nel complesso – osserva la Bce – la crescita salariale oggetto di negoziazioni dovrebbe rimanere elevata nel 2024, in linea con la persistenza prevista nelle previsioni dello staff dell'Eurosistema e riflette il processo di adeguamento pluriennale dei salari. Tuttavia, le pressioni salariali sembrano destinate a decelerare nel 2024. Il feedback delle aziende che hanno partecipato al sondaggio Bce di marzo indica che le aziende si aspettano che la crescita salariale diminuisca dal 5,4% circa nel 2023 al 4,3% nel 2024 Allo stesso modo, l'indagine Bce di aprile sull'accesso ai finanziamenti delle imprese (Safe) ha rilevato che le aziende si aspettano che i salari nell'area dell'euro crescano in media del 3,8% nei prossimi 12 mesi, rispetto al 4,5% del round autunnale 2023 della Safe.

Il dato – che segnala il tempo degli economisti per una decelerazione o una stabilizzazione – non risponde alle aspettative di decelerazione che dovrebbero favorire il calo del rimborso, giustificando un allentamento della politica monetaria da parte di Francoforte.



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