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Mondiali judo, l’Italia conquista il bronzo a squadre e chiude con 4 medaglie


Gli azzurri del mixed-team dominano la finale contro l'Uzbekistan e si candidano tra i favoriti per Parigi

Enzo De Denaro

24 maggio – 21:19 – MILANO

Dopo il quinto posto nel medagliere generale e il primo posto in quello individuale femminile, ecco l'ultima medaglia che completa il capolavoro azzurro ai Mondiali di Abu Dhabi: il bronzo nella gara a squadre miste conquistato contro l'Uzbekistan. La squadra (composta da Capanni, Polling, Pedrotti; Tavano, Simonetti, Esposito G., Parlati M., Parlati C., Rigano, Pirelli e Mungai), già sul terzo gradino del podio agli Europei, riceve così un ottimo biglietto da visita per Parigi. L'Italia chiude l'appuntamento mondiale con 4 medaglie: 1 oro con Odette Giuffrida, 2 argenti con Assunta Scutto e Alice Bellandi, 1 bronzo con il mixed-team.

il percorso

Il mixed-team azzurro ha iniziato il suo viaggio mondiale contro l'Olanda, il Paese che Kim Polling ha lasciato acquisendo proprio recentemente il passaporto italiano (vive a Torino ed è sposata con Andrea Regis) che le ha permesso di gareggiare per l'Italia . La sorte, com'è ben noto, è cieca e non solo ha messo di fronte Italia e Olanda al primo turno, ma ha voluto anche rigirare il coltello nella piaga: dopo il 3 a 3, con i punti azzurri di Polling, Capanni e Giovanni Esposito, per lo spareggio è stata sorteggiata proprio la 70 kg per lo spareggio che ha così messo tutto nelle mani di Kim, vincente sulla sua ex compagna di nazionale Hilde Jager. Le due hanno regalo un momento davvero emozionante con tanto di abbracci e lacrime. Troppo forte invece la Francia, nonostante l'orgoglio azzurro di Thaunany Capanni che ha costretto Priscilla Gneto allo shido. Al ripescaggio l'Italia ha travolto l'Ungheria con Simonetti, Pirelli, Capanni e Manuel Parlati. La finalina per il bronzo contro l'Uzbekistan è stata tutt'altro che semplice, ma l'Italia è riuscita con grinta ad avere la meglio. Capanni ha piazzato due wazari a Keldiyorova, seguita da Giovanni Esposito che ha trovato l'ouchi gari vincente (wazari) su Ahadov, poi il successo di Pedrotti su Matnyazova, la squalifica di Rigano contro Sharofiddin Boltaboev e la vittoria decisiva di Asya Tavano su Rinata Ilmatova.

il dt

“I nostri azzurri sono stati tutti bravissimi – ha commentato Laura Di Toma, direttore tecnico della nazionale italiana-. Le ragazze in particolare hanno concretizzato il grande lavoro fatto. Ma questo terzo posto a squadre, con i giovani che si sono fatti trovare pronti e lo saranno ancora di più nel prossimo quadriennio, è stato emozionante. Un applauso speciale lo ha rivolto a Kim. È stato molto difficile per lei, l'abbiamo capito tutti, ma sul tatami è stata una grande atleta. E molto bravo è stato anche Mungai, il capitano, che ha saputo parlare sempre al momento e nel modo giusto, tenendo la squadra al top”.





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