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Araimo, cresciamo ma non vogliamo fare il terzo polo’ – Tv – Ansa.it


I progetti di Warner Bros Discovery in Italia sono ambiziosi e prevedono investimenti importanti, ma l'obiettivo non è quello di costruire il terzo polo televisivo. L'amministratore delegato per il Sud Europa Alessandro Araimo lo spiega in modo chiaro al Festival della Tv di Dogliani. “Siamo un gruppo ampio: produciamo film, abbiamo una piattaforma, la nostra Netflix, che è l'area in cui stiamo investendo di più e nel 2026 arriverà in Italia, vendiamo contenuti e abbiamo il grande mondo della televisione lineare. Io vedo tutto questo un unicum». Araimo è l'artefice del passaggio di Fabio Fazio dalla Rai al Nove, preceduto da Maurizio Crozza e seguito da Amadeus con cui ha siglato un accordo quadriennale. L'impressione, anche se non lo dice in modo esplicito, è che la campagna acquisti non sia finita. Non c'è però Fiorello tra i prossimi obiettivi. “Premesso che non l'ho mai incontrato, il suo problema o la sua bellezza è che è un personaggio che richiede un progetto in testa chiarissimo da discutere. È un talento eccezionale, ma difficile da inserire nel nostro palinsesto” spiega Araimo. “È davvero bravo, ha idee forti su quello che vuole fare. Noi facciamo investimenti importanti – afferma – ma devo avere chiarezza del ritorno dell'investimento. Il suo programma mattutino che fa sulla Rai è fantastico, ma sul Nove non sarebbe sostenibile perché in quella fascia oraria nessuno investe. Anche fare, se mai volesse, quattro prime serate richiedono investimenti importanti che non danno continuità”. Ci sono anche le voci su Enrico Mentana con cui c'è uno scambio di battute dietro le quinte. In questo caso c'è un nodo di fondo: il Nove non ha un telegiornale. “Il gruppo ha in pancia anche Cnn, qualsiasi riflessione sarà fatta in seno a Cnn. Non mi sento di escluderlo in futuro, ma escludei che sia un progetto immediato o che parta autonomamente nel Nove”. Araimo è entusiasta dell'accordo con Amadeus. “È un investimento importante da 100 milioni di euro su quattro anni, ma lui lavora tantissimo, fa 200-230 programmi tra i pacchi, Soliti Ignoti… Da noi farà anche un prime time per sedici serate da due ore e mezzo ciascuno. Stiamo valutando ogni tipo di opzione. I Soliti Ignoti? Chi lo sa. Non abbiamo ancora deciso che tipologie di programmi, ma qualcosa di nuovo la vuole fare, probabilmente un mix Sono rimasto colpito dal suo entusiasmo tantissime idee” spiega il direttore generale Warner Bros. Discovery Italy & Iberia. Araimo ricorda che “in Italia la tv lineare è ancora importantissima, il 95% della visione sui televisori è ancora broadcasting tradizionale, solo il 5% è fatto su piattaforme in streaming. Quindi nel breve conviene sicuramente investire. Poi servirà anche per il lancio della nostra piattaforma Crea una circolarità che ci dà una prospettiva di lungo termine per cui posso sedermi al tavolo con Crozza, Fazio e Amadeus e dire loro che tra cinque anni saremo qui – concludono – e saremo ancora forti”.

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