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Il sogno del marinaio – Terzo


Ben anni di attesa per il terzo dieci album de Il sogno del marinaioun supertrio italo-americano composto dal cantante e bassista Mike Watt (Minutemen, Manichetta antincendio, Tirapiedi), dal chitarrista Stefano Pilia (Massimo Volume, Dopo ore) e da Paolo Mongardi (Zeus, Orchestra Fuzz), batterista che dal 2017 sostituisce l'ex Andrea Belfi. Il loro nuovo disco, senza troppa fantasia intitolato “Terzo”, è un concentrato ricco di energia del rock sperimentale più crudo, sporco e rumoroso.

Credito: stampa

La band sfrutta a dovere l'elevato tasso tecnico per dar forma a un'opera che unisce urgenza e profondità; due moti dell'anima che si rincorrono per tutti i quaranta minuti di un lavoro che, seppur legato a una visione cerebrale e complessa di alt rock, non è privo di momenti di grande impatto.

Nel sound dalle mille sfaccettature e dal gusto simil-'90s de Il sogno del marinaio elementi troviamo di garage rock, noise, post-rock, post-punk, psichedelia, progressive “crimsoniano”, krautrock e fusion che si fondono in un miscuglio elettrico che ribolle di groove. Il trio, come è normale che sia, ha un approccio estremamente “jammistico” alla materia del rock, intesa nella sua forma più libera e genuina. Pilia, Watt e Mongardi si lasciano semplicemente trasportare dalla forza delle loro idee uniche e stravaganti, senza porre alcun paletto lungo un tragitto diffuso di strumentali, speak word e, più in generale, pezzi strutturati ma non “incatenati” ad alcun tratto distintivo dei generi presi un riferimento.

Stefano Pilia brilla come non mai mentre si sbizzarrisce con gli effetti della sua chitarra, strumento che si muove in scioltezza fra gli squarci sonori aperti dalla forza tellurica di una sezione ritmica davvero spaventosa, in grado di unire potenza devastante e raffinatezza tecnica. In conclusione, non possiamo non raccomandare l'ascolto di questo “Terzo”: un album tanto complesso quanto intrigante, che saprà divertire e lasciare a bocca aperta anche coloro che tendono a sbadigliare al cospetto della sperimentazione più audace.



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